Cronaca / Circondario
Martedì 21 Luglio 2020
«Galbiatesi del Ponte,
venite in Svizzera»
Lo scontro Il sindaco di Pescate raccoglie il malcontento dei residenti della frazione Azzone Visconti e apre le porte
«Allargheremo i confini e ci prenderemo cura del decoro». Montanelli: «Daremo le risposte, non ci sono figliastri»
«Lasciate che i galbiatesi vengano a noi»: il sindaco di Pescate, Dante De Capitani, spalanca le braccia alla località Ponte Azzone Visconti delusa.
I fatti
Nei giorni scorsi, come si ricorderà, il presidente del consiglio di frazione stesso, Tiziano Piffaretti, ha dato voce al malcontento generale, che peraltro da tempo emergeva, attraverso svariate segnalazioni; incuria, è il comune denominatore: dall’alzaia, alle strutture; dai posteggi per i disabili, alla più elementare segnaletica. In conclusione, Piffaretti aveva lanciato la provocazione: «Se, per l’amministrazione comunale di Galbiate, Ponte Azzone Visconi è un peso, ce lo dica e vedremo di farci annettere da Pescate o Malgrate».
«Provocazione per provocazione, l’idea non mi dispiace affatto – prende la palla al balzo il sindaco De Capitani - Allargheremmo i confini della nostra piccola Svizzera verso nord, inglobando questa bella frazione che gravita già adesso più su Pescate, che su Galbiate, visto che i bambini – sottolinea De Capitani - vengono a scuola da noi e il nostro scuolabus già la serve. Inoltre, potremmo dare continuità alla nostra bella ciclopedonale a lago e alla gestione più idonea del tratto di strada provinciale che attraversa i nostri centri abitati. Non solo: ci prenderemo cura – promette il sindaco di Pescate - di tutto il decoro, della pulizia e della manutenzione con l’efficienza che abbiamo sempre dimostrato a Pescate in questi anni».
La reazione
Ribatte, Montanelli: «Noi siamo in carica da un anno soltanto e, per un terzo circa del quale, segnato dal coronavirus. Né in inverno, né in piena emergenza sanitaria potevamo mandare ad asfaltare le strade o a tracciare la segnaletica; i pontili che ci vengono segnalati da Piffaretti non sono di proprietà comunale, bensì dell’Autorità di bacino ed è di sua competenza anche il rudere che noi vorremmo vedere trasformato in chiosco. C’è tutta l’intenzione, da parte nostra, di dare a Ponte Azzone Visconti le risposte che merita al pari delle altre frazioni galbiatesi perché la nostra amministrazione non ha figli e figliastri».
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