Galbiate, la sfilata della Festa del ringraziamento

Prima la santa messa e poi il corteo dei trattori

Una sfilata interminabile di trattori ha attraversato questa mattina, strombazzando, il centro di Galbiate, in occasione della “Festa del Ringraziamento” che, annualmente, celebra la cultura, la tradizione e l’economia rurale. L’evento ha ripreso piede, negli ultimi anni: in quanto festa dell’agricoltura, è particolarmente rilevante a Galbiate dove è tuttora molto nutrita la presenza di attività legate al territorio, con inoltre un museo etnografico dedicato al passato contadino e un Parco regionale che custodisce la flora autoctona e promuove attività tra cui la salvaguardia dei terrazzamenti.

La rievocazione della tradizione agricola è stata molto gioiosa e partecipata, anzitutto proprio dagli agricoltori, e sottolineata dalle autorità - in primis i consiglieri regionali Giacomo Zamperini e Gian Mario Fragomeli e il sindaco, Giovanni Montanelli - e dalle esibizioni del Premiato Corpo Musicale di Galbiate, del gruppo folcloristico “Renzo e Lucia” e delle majorette. Protezione civile, Associazione nazionale carabinieri e polizia intercomunale sono intervenuti per coordinare la viabilità e gli accessi. Alle 11, in chiesa parrocchiale, don Erasmo Rebecchi durante la celebrazione della messa e all’offertorio, ha sollecitato «particolare attenzione rivolta proprio ai prodotti della terra». Nell’omelia, don Erasmo ha detto: «Oggi ringraziamo per il cibo, il lavoro di tutti coloro che ci mettono a disposizione il nutrimento per il nostro bene, e anche per il IV Novembre, cioè per coloro i quali hanno dato la vita in sacrificio per il Paese: per tutti loro nutriamo sentimenti di gratitudine e memoria».

A mezzogiorno, in largo Indipendenza, ha avuto quindi luogo la benedizione dei trattori, poi la distribuzione della polenta taragna da parte del Gruppo alpini Monte Barro. Sempre gli agricoltori e alcuni collezionisti hanno curato una mostra di antichi attrezzi tra cui il “taglia lisca”, uno sgranatoio per il granoturco, la mola dell’arrotino, un trattore modello Landini Velite Testacalda del 1939, Per gli agricoltori è stato successivamente imbandito un pranzo sociale, nella sede dell’Eremo di Monte Barro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA