
Cronaca / Circondario
Giovedì 09 Gennaio 2025
Galbiate: niente settimana corta? Lo scuolabus costa di più
Le conseguenze della decisione di lasciare tutto com’è alle medie. Il Comune pagherà per il servizio 181mila euro, senza aumentare le tariffe
Galbiate
A metterci una pezza è stato finora solo il mistero dell’Istruzione che, «per consentire alle scuole di effettuare una più ampia attività di orientamento e alle famiglie di avere più tempo per una scelta ponderata», ha rideterminato le date per la presentazione delle domande di iscrizione all’anno scolastico 2025/26.
Data ultima, 20 gennaio
A Galbiate, ciò si traduce in una nuova speranza per chi crede tuttora nella svolta, con l’introduzione della settimana corta alla secondaria di primo grado, da parte della nuova dirigente reggente, Carmela Merone.
L’assessore comunale all’Istruzione, Marco Brambilla, dal canto suo rende noto: «Dall’istituto comprensivo scolastico di Galbiate non è più arrivato nulla. Abbiamo chiesto, quindi, un incontro come amministrazione comunale, per presentarci ufficialmente alla nuova dirigente. Vedremo se ci risponderà, in questi giorni di rientro».
Secondo quanto era stato riferito sempre da Brambilla all’ indomani dell’incontro con il Consiglio di istituto avvenuto il 20 dicembre scorso, era parso che una comunicazione dovesse fosse imminente, prima di Natale. Intanto il ministero ha sancito la proroga. Le iscrizioni vanno presentate tra martedì 21 gennaio e le 20 di lunedì 10 febbraio.
Entro il 20 gennaio, la dirigenza di Galbiate potrebbe quindi ancora battere un colpo: intanto, in Comune fanno i conti con la realtà, che è quella di un’impennata dei costi per lo scuolabus, a orari invariati. «Il nuovo budget per il trasporto scolastico è salito - ha fatto sapere Brambilla - a oltre 181mila euro annui a carico del Comune che, quindi, deve aggiungere 56mila euro: solo a questa cifra si è trovato chi prosegua il servizio, almeno sino a fine anno. La prima gara d’appalto - ricorda Brambilla - lo scorso settembre era andata deserta su 125mila euro; avevamo provato con un rialzo a 165mila, infine abbiamo dovuto arrivare appunto a 181mila euro e comunque per un servizio non ottimale, infatti le aziende che abbiamo sul mercato sono in difficoltà col numero degli autisti, dunque il trasporto avviene col doppio giro, che naturalmente comporta attese e tempi più lunghi per alunni e famiglie».
«Il disagio principale - fa notare Brambilla - c’è proprio alle scuole medie, dove il martedì abbiamo 30 ragazzi circa che devono stare all’interno della scuola ad aspettare dieci minuti; inoltre, 10 iscritti al tempo prolungato devono attendere 20 minuti all’uscita, due giorni a settimana. Oltre al disagio, ci sono i maggiori costi che il Comune deve sobbarcarsi anche per la vigilanza, dato che ovviamente i bambini non possono essere lasciati da soli. Da parte nostra - è la posizione di Brambilla - per il momento non intendiamo rivalerci sulle famiglie, dato che ovviamente non hanno responsabilità; per quanto ci riguarda, non vogliamo dire di no a nessuno che richieda il servizio e assicurare il posto a sedere a tutti. Il Comune continuerà pertanto a fare la propria parte e tutto quanto in proprio potere per garantire servizi, come il pullman, anche qualora l’orario non cambi cioè continui a sovrapporsi a quello delle elementari».
Cosa è successo
La settimana corta invece risolverebbe la sovrapposizione concentrando le lezioni da lunedì a venerdì, con uscita posticipata rispetto alle elementari. Il 7 ottobre scorso il Consiglio d’istituto aveva votato, con 14 sì e 3 no, il cambiamento di orario, a partire da settembre 2025. Il 13 dicembre, però, l’allora dirigente Vitileia, in una circolare, aveva riferito che, «condotto un sondaggio tra i genitori, 389 famiglie sono favorevoli e 113 contrarie; 16, le indicazioni nulle. Il Collegio docenti ha deliberato di non procedere al cambio di orario. Di fronte a posizioni così discordanti tra gli organi collegiali - aveva concluso l’ex dirigente, subito dopo dimettendosi - è impossibile procedere col cambio per il 2025/2026».
© RIPRODUZIONE RISERVATA