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Cronaca / Circondario
Domenica 20 Dicembre 2020
Galbiate, Motolese
è il commissario
La vice prefetto nominata al posto del sindaco Montanelli, dopo la sfiducia: l’ex primo cittadino pronto a ricandidarsi
LauraMaria Motolese, attuale vice prefetto di Lecco, è il commissario prefettizio di Galbiate, dopo la sfiducia del sindaco Giovanni Montanelli, venerdì scorso in consiglio comunale. La nomina, ieri pomeriggio, da parte del prefetto Castrese De Rosa, che ha sciolto il Consiglio comunale di Galbiate. Frattanto, sarà ancora Giovanni Montanelli il candidato alle prossime elezioni, la cui data è ignota.
La dottoressa Motolese amministrerà Galbiate, occupandosi dell’ordinarietà, fino appunto al voto. Si preannuncia una campagna elettorale lunga, all’ultimo sangue, ma – persino un po’ a sorpresa – non fratricida nel centrosinistra che, immediatamente dopo il voto, ha tenuto a evidenziare assoluta compattezza. L’immediata presa di posizione manifestata dal Pd per voce del responsabile Enti locali, Michele Bianco, ha di fatto isolato seduta stante e messo all’angolo l’ex assessore Cristina Tentori e chi si riconosce nella sua “Galbiate cambia”: quest’ultimo era, però, fino alla legislatura precedente, il gruppo di Luca Benfante e Giuseppina Cogliardi, attuali volti di spicco del Pd. Il Partito democratico, l’altra sera non ha esitato un istante a riferire a “La Provincia”: «Tutta la comunità degli amministratori del centrosinistra è vicina a Montanelli e lo stringe in un forte abbraccio». A ribadirlo è Italia Viva, attraverso il già deputato, e ora sindaco di Valmadrera, Antonio Rusconi: «Nonostante in provincia di Lecco (a parte il capoluogo) tutti i Comuni siano governati da liste civiche, Giovanni Montanelli, in questo anno e mezzo ha sempre partecipato alle riunioni dei sindaci del centrosinistra, dunque suona come incomprensibile che sia stato mandato a casa anche da esponenti della sua stessa cultura politica. Auspico – conclude Rusconi – che sia almeno finito il tempo delle polemiche: avanti con la credibilità delle candidature e dei programmi». Intanto, a Galbiate l’investitura per il Montanelli bis è emersa nella seduta stessa di venerdì: il suo capogruppo uscente, Matteo Magni, lo ha salutato manifestandogli «piena fiducia» e ringraziandolo per «lo spirito di servizio e il coraggio: è la persona giusta per guidare Galbiate» gli ha riconosciuto . Com’è noto, hanno votato per la fine della legislatura (insieme ai 5 Stelle) 3 ex di maggioranza, ma solo Cristina e il nipote Alessandro Tentori in quota al centrosinistra, mentre Andrea Rusconi lo era anni addietro, passando poi (da indipendente) alla Lega.
La nuova partita per governare Galbiate si giocherà in un comune dalla storia politica imponente, che ha espresso in passato il presidente della Regione, ex sindaco e senatore Dc, Cesare Golfari . La Tentori, se correrà ancora, sembra destinata a doverci provare da sola, mentre Montanelli incassa pacche sulle spalle da ogni parte incluso il centrodestra. Per sfidare la Tentori, la cui roccaforte in termini di voti è Villa Vergano, potrebbe tornare in campo con Montanelli Amabile Milani, già apprezzatissimo assessore proprio ai Servizi sociali; per fronteggiare Andrea Rusconi, egemone a Sala al Barro, non si esclude il rientro di Daniele Gasperini, assessore ai Lavori pubblici».
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