Galbiate, da lunedì aprono le iscrizioni allo scuolabus, sino a fine maggio

L’assessore all’Istruzione: «Riteniamo che trenta giorni siano sufficienti ai genitori per capire se ai figli serve il pullman»

Galbiate

«Da lunedì aprono le iscrizioni allo scuolabus, sino a fine maggio: riteniamo che trenta giorni siano sufficienti ai genitori per capire se ai figli serve, per il 2025/2026, il pullman»: l’assessore all’Istruzione, Marco Brambilla, ha chiuso così la questione, mercoledì in consiglio comunale, dove il regolamento per il trasporto scolastico era già recentemente approdato, ma poi era stato ritirato dal sindaco Pier Giovanni Montanelli (come si ricorderà) per verificare la regolarità di alcuni aspetti.

«Ci tengo a ribadire - ha detto mercoledì Brambilla - che questo regolamento è stato fatto sia per cercare di dare un miglior servizio agli utenti finali, sia per mettere il personale comunale nelle condizioni di gestirlo al meglio. La graduatoria rispetto alle richieste di iscrizione viene perciò mantenuta, non perché non abbiamo tenuto in considerazione gli appunti che ci sono stati mossi nella seduta scorsa dalla minoranza, ma perché ognuno può sempre trovare criteri migliori o, anzi, è difficile trovarne. Da parte nostra - ha affermato Brambilla - la decisione è che verranno tenuti in considerazione anzitutto gli utenti che hanno maggiore bisogno, cioè che sono magari già noti ai Servizi sociali e poi, a seguire, le distanze dalle scuole. Altresì riteniamo di mantenere la penale in caso di iscrizione tardiva: anche in questo caso, non perché si voglia colpire qualcuno, ma proprio perché occorre che siano rispettati i tempi di organizzazione del servizio».

Per l’opposizione politica, e in particolare il consigliere Attilio Tentori, «un regolamento che non garantisce a tutti il servizio è, per noi, inaccettabile, soprattutto se consideriamo che si sta parlando di scuola dell’obbligo. Stabilire che si potrà procedere persino col sorteggio, ci sembra fuori da ogni logica. Capiamo tutte le necessità, tutte le problematiche ma, a nostro parere, l’approccio deve essere opposto: l’amministrazione deve partire dalla verifica delle necessità dell’utenza, sulla cui base dovranno essere calibrate le risorse di bilancio: questo è il solo modo di assicurare la possibilità a tutti di vedere soddisfatta la richiesta di utilizzo del trasporto». Per Brambilla «lavorando in questa maniera, io potrei avere qualcuno che mi arriva a dicembre, e devo andare a cercargli il pullman. Invece, l’intento è quello di dire ai genitori: iscrivetevi per tempo, così sappiamo quanti sono gli utenti, da dove arrivano, come organizzare i giri e anche quanto destinare al trasporto scolastico. Se ci si iscrive nei termini corretti, il posto è possibile trovarlo per tutti. Chi si iscrive a settembre, non dico che non lo avrà: se c’è un margine, sì, ma se non trovassimo sul mercato ulteriori pullman o a bilancio non ci fossero più disponibilità economiche per ingaggiarli, un criterio e uno strumento agli uffici deve essere dato affinché le domande tardive vengano selezionate o respinte».

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