Galbiate, dopo lo smottamento via all’analisi idrogeologica in località San Michele

Con 40.000 euro ottenuti dall’ente Bacino Imbrifero Bim, l’amministrazione comunale di Galbiate darà il via a un’analisi idrogeologica in località San Michele già scenario - come si ricorderà - di un recente smottamento, avvenuto a fine marzo.

Sulla situazione, dà l’allarme il consigliere di minoranza Angelo Agostani, residente nelle vicinanze. «Le reti paramassi presenti nella zona sono tre e non abbiamo mai visto nessuno controllarle, in anni e anni. L’area è anche pressoché tutta boscosa. Ci domandiamo con preoccupazione quale livello di efficienza possa essere realmente garantito e se queste reti siano tuttora in grado di svolgere il proprio lavoro».

Il 27 marzo scorso lo smottamento sulla strada per la località San Michele avvenne alle 19, fortunatamente senza gravi conseguenze, però mettendo in luce ancora una volta la fragilità del territorio in occasione delle precipitazioni, anche non particolarmente violente, come in quei giorni, ma alle quali ultimamente se ne sono aggiunte altre, evidentemente più violente e massicce.

A suscitare allarme, a marzo, fu per di più il fatto che il masso precipitò sulla sede stradale in un momento in cui la viabilità avrebbe potuto essere facilmente interessata dal passaggio delle auto: infatti, San Michele è abitata, oltre che meta dei visitatori attratti dalla celebre e suggestiva chiesa incompiuta. La segnalazione provenne da un passante: il masso ostruiva una parte della carreggiata.

In seguito alle verifiche, la pietra risultò misurare oltre un metro cubo: il distacco era avvenuto dalla parete che fiancheggia la strada da e per San Michele in uno dei tratti dove è più stretta e il bosco si spinge al limitare della carreggiata. È probabile che il distacco fosse avvenuto a monte e la pietra sia poi rotolata per una certa distanza lungo il versante. In quella circostanza fu accertato che nessun altro movimento franoso risultava imminente, bensì permanevano le necessarie condizioni di sicurezza per ripristinare la circolazione e, quindi, il passaggio delle persone. A qualche mese di distanza, e con il territorio ulteriormente flagellato dal maltempo, la verifica che l’amministrazione comunale ha deciso di intraprendere viene considerata quanto mai necessaria.

Come ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori pubblici Esmeralda Geraci, «l’esigenza si impone a seguito della caduta massi, ma col geologo abbiamo riflettuto e l’idea è di procedere con un controllo visivo del versante, per poi stabilire le priorità, naturalmente tenendo conto di quelle che saranno le risorse disponibili e della titolarità dei terreni: il Comune può investire sulle sue proprietà mentre la responsabilità sulle aree private resta ovviamente in capo ai proprietari». Per l’assessore «gli approfondimenti tecnici riguarderanno anche i sistemi di difesa, cioè le reti. I fondi resi disponibili dal Bim consentiranno di individuare gli interventi più urgenti e a stabilire che cos’altro eventualmente serve».

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