Furti a Malgrate, i ladri non risparmiano nemmeno il nuovo sindaco

I ladri che imperversano a Malgrate non risparmiano neppure il sindaco: infatti, Michele Peccati in persona ha dovuto sventare il tentativo - quasi riuscito - l’altra notte nella sua villa. Manco a dirlo, lo scenario è di nuovo il rione Gaggio; per l’esattezza, la strada che conduce poi fino a Pian Sciresa.

«Attorno alle 2 - ha riferito Peccati - dei rumori mi hanno svegliato, provenienti dal giardino. Inoltre, ho notato delle luci; sono andato alla finestra e le luci si sono ripetute. Ovviamente, mi sono insospettito e, dalla camera, sono sceso. Mentre mi avvicinavo all’ingresso principale, ho sentito un suono, come qualcosa che raschiasse. Ho nuovamente guardato, da un’altra finestra, stavolta del piano terra: due individui stavano scappando. Ho fatto per aprire e ho trovato il cilindro della serratura della porta già bell’e smontato».

Per il sindaco la brutta esperienza è finita lì, con un certo spavento e la chiamata al 112 mentre - come già riferito giorni fa - per altri residenti del Gaggio, che non si sono svegliati o non erano a casa, le conseguenze sono state peggiori, con le abitazioni messe a soqquadro. Quasi certamente i responsabili sono gli stessi (o appartengano alla medesima banda): infatti, il modus operandi è sempre uguale e denota abilità non comuni.

I malfattori (di solito, senza fare rumore) smontano appunto le serrature delle porte di casa, per quanto blindate siano; dentro gli appartamenti - togliendo i guanti di velluto - si scatenano alla ricerca di soldi e oggetti di valore, lasciando dietro di sé un’ingente scia di danni. La conta, stando alle segnalazioni, è di circa sette case prese di mira in quasi un mese, tra via Foscolo, via Manzoni e ora, appunto, la parte alta del Gaggio: di fatto, pur sempre nel ristretto raggio di poche centinaia di metri.

Aggiunge Peccati: «Sui furti ci eravamo già attivati, pur nel ridotto periodo dal nostro insediamento: abbiamo preso contatti col comandante della locale stazione dei carabinieri, così come con la polizia intercomunale, trovando da parte delle forze dell’ordine piena collaborazione e assoluta attenzione rispetto a un fenomeno che necessita evidentemente un presidio mirato nelle zone dove si sta concentrando».

Oltre ai furti in casa, a Malgrate se ne è verificato uno - in tal caso, di profumi - anche in supermercato: nell’“Acqua e sapone” alle porte del centro storico, su cui sta indagando la polizia locale. Sempre Malgrate è peraltro ultimamente epicentro di furti sulle auto in sosta: non solo di beni negli abitacoli, bensì di pezzi delle carrozzerie: tergicristalli - come accaduto nell’ultimo weekend - e ricambi, specie dei modelli più costosi: per restare all’attuale Giunta, il vicesindaco Roberto Mulargia (prima delle elezioni) si è visto smontare l’Audi tre volte.

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