Cronaca / Circondario
Sabato 26 Ottobre 2024
Frana a Calolzio: sotto la strada il vuoto, mesi per sistemarla
Lo smottamento tra Lorentino e Sopracornola è più grave di quel che si pensava. Si ipotizza una nuova palificazione, poi bisognerà fare i conti: servono almeno 50mila euro
Sistemare la frana sotto la strada che dalla frazione di Lorentino sale a quella di Sopracornola non sarà una sciocchezza. Né in termini di tempo né, soprattutto, in termini economici. Per finanziare l’intervento, infatti, molto probabilmente, non basteranno 50mila euro.
Ad oggi, una stima precisa dei costi da affrontare ancora non c’è. Tuttavia, l’assessore ai lavori pubblici Dario Gandolfi non fatica ad ipotizzare che 50mila euro potrebbero non essere sufficienti.
In attesa del progetto
Se ne saprà di più tra un mese quando in municipio arriverà il progetto di massima che è stato commissionato a un team di esperti.
«Qualche giorno fa - riferisce Gandolfi - insieme al geologo e all’ingegnere strutturista abbiamo eseguito un primo sopralluogo. Al momento, abbiamo agito in via precauzionale. Poiché lo svuotamento si trova sotto un tratto di strada rettilineo, non occorre installare un semaforo che regoli il senso unico. Ci siamo limitati alla installazione di new jersey per delimitare la carreggiata da utilizzare».
I tecnici, che hanno controllato la situazione, dovranno ora stabilire quale sia il miglior modo possibile per rimediare allo svuotamento di terra sotto la sede stradale.
«Le opzioni sono essenzialmente due - anticipa Gandolfi. -. Si potrebbe palificare oppure realizzare una controparete o, infine, trovare una terza soluzioni che al momento non è ancora stata individuata. In tutti i casi, comunque, al di là della scelta, l’esecuzione sarà la parte più difficoltosa. Il cedimento è avvenuto in una zona impervia. Per rimediare, occorrerà lavorare da sopra, con tutto quello che questo comporta sotto il profilo logistico».
Attualmente, non ci sono comunque pericoli. Per questo motivo, la strada continua ad essere percorribile senza particolari limitazioni se non il restringimento di carreggiata per qualche decina di metri. «Entro un mese - prevede Gandolfi - dovrebbe esserci consegnata la relazione sullo stato dei luoghi con una proposta di intervento. Solo in quel momento sapremo come intervenire, i costi e anche i tempi».
E per allora gli amministratori comunali sperano di archiviare anche la pratica riguardante via Favirano dove, dal gennaio 2023, in seguito alla caduta di alcuni massi, è stato installato un semaforo che regola un senso unico in attesa della installazione a monte delle reti paramassi.
A Favirano
«Tutte le questioni burocratiche sono state risolte - conclude Gandolfi -. A questo punto non ci resta che procedere con la gara d’appalto. I tempi sono diventati lunghi non solo perché rintracciare i proprietari di tutti i terreni su cui interverremo ha richiesto molto lavoro ma anche perché abbiamo deciso di unire due interventi che riguardano la messa in sicurezza di un unico fronte».
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