Cronaca / Circondario
Domenica 27 Settembre 2015
Formazione e investimenti
Così la Franci cresce
I sessant’anni dell’impresa di Valmadrera, Occupa 165 persone, produce stampi per il settore auto Tecnologia e innovazione per restare competitivi
«Il nostro orgoglio è di avere organizzato un evento così bello e importante, in azienda, nei nostri capannoni»: non è, naturalmente, l’unico per i fratelli Patrizia e Adelmo Franci, rispettivamente presidente e amministratore delegato dell’omonima officina – da 165 dipendenti - che ha festeggiato i suoi primi sessant’anni, in barba alla crisi.
«Abbiamo la peculiarità non comune di essere alla seconda generazione, quasi terza – ha rimarcato il direttore generale, Gianpietro Gregorini – La “Franci Spa” è tra le poche aziende che compie sessant’anni, dunque, non solo come marchio, ma con la stessa proprietà».
Il ricevimento, che ha coinvolto 350 invitati tra dipendenti, famiglie, ospiti e autorità, è stato preceduto da un “open day” – sempre nella sede dell’azienda - con intrattenimenti e concerti, nel corso del pomeriggio, che ha richiamato una gran folla. «Abbiamo fermato la città – ha detto emozionato il direttore – è stato stupendo».
Ma qual è il segreto della “Franci”, sul mercato in continua crescita e così radicata sul territorio? L’altra sera se lo chiedevano tutti coloro che non la vivono da dentro: tra gli ospiti di maggior prestigio, il presidente di Confindustria di Lecco e Sondrio, Giovanni Maggi; il sindaco di Valmadrera, Donatella Crippa; il colonnello dei carabinieri Alessandro De Angelis, al comando generale dell’Arma a Varese e già comandante provinciale di Lecco. «L’affetto che la città nutre per l’azienda dipende – secondo Gregorini – dall’impostazione famigliare, che significa lavorare con le maestranze e tenerci gli uni agli altri, insomma volersi bene, reciprocamente. La dirigenza ha sempre tenuto un profilo basso, vale a dire: è gente che ha sempre lavorato, duramente». I Franci ci tengono a non nascondere le origini: «La società è nata in una cantina, nel 1955, per iniziativa di Bruno Franci, tecnico di pluriennale esperienza nel settore degli stampi».
E proprio questi ultimi rappresentano la chiave di volta: «La crisi non ci ha segnati per almeno tre motivi – spiega il direttore generale – La qualità, i continui investimenti e lo specifico prodotto: diciamolo francamente, benché di questi tempi si venda qualche auto in meno, alle case produttrici gli stampi servono sempre ugualmente. Da parte nostra, c’è una continua, incessante ricerca: ricerca in tecnologie e in uomini. Abbiamo investito circa quattro milioni di euro in macchinari e – informa Gregorini – si continua; investiamo continuamente sui giovani, attingendo annualmente anzitutto dalla “Badoni” e da altre scuole, sempre del territorio dove ci teniamo a rimanere. Queste risorse nuove si innestano sulle maestranze di grande esperienza, che sono il nostro vanto insieme a un settore commerciale strepitoso. Grazie a tutto questo, “Franci Spa” sa fare la differenza, specialmente sui pezzi complessi, come per esempio i parafanghi. Così – conclude Gregorini – le prospettive sono ottime: il cliente oggigiorno è sempre più esigente, pretende i dettagli e noi siamo in grado di darglieli».
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