Cronaca / Circondario
Domenica 07 Ottobre 2018
Fontana cresce
Cento assunzioni
L’impresa di Calolzio ha preparato un piano di nuovi ingressi per i prossimi dodici-diciotto mesi. Il presidente: «Una grande occasione di sviluppo: cerchiamo diverse figure, dagli ingegneri agli operai»
Cento nuove assunzioni nei prossimi 12-18 mesi per sostenere i piani di sviluppo della Fontana Pietro Spa di Calolzio, azienda da oltre 60 anni attiva nel settore automotive e leader mondiale nella costruzione stampi e nella produzione di carrozzerie per le più importanti case automobilistiche del mondo.
«Ci troviamo di fronte – spiega il presidente Walter Fontana – a una grande occasione di crescita, ma abbiamo bisogno di competenze, più ne troviamo e più possiamo rafforzare l’occupazione interna e di conseguenza sviluppare l’indotto di tante piccole aziende che lavorano con noi. Ci servono ingegneri, dottori, diplomati e operai. Per le posizioni di punta servono conoscenza di lingue straniere e voglia di emergere e di diventare i migliori. Per le posizioni normali serve la voglia di lavorare e la giusta grinta. Anche le donne sono benvenute. Chi vuole un’occupazione che dia la possibilità di interfacciarsi ogni giorno con i migliori nomi al mondo del settore automotive mandi il curriculum per posta o collegandosi al nostro sito internet».
Il piano per le assunzioni alla Fontana prevede 100 ingressi entro la fine del 2019, ma le selezioni sono già in corso: «Il nostro reparto del personale – continua Walter Fontana – sta già facendo selezione, nei prossimi due-tre mesi potremmo già assumere una trentina di nuovi dipendenti. Stiamo vedendo anche di sviluppare l’occupazione femminile. Cominciamo a selezionare chi ha la competenza tecnica adeguata, poi c’è una formazione interna perché nessuno conosce il nostro mestiere. Il punto è insegnare a chi recepisce, altrimenti si butta via il tempo. Il problema dunque è quello di inserire persone che abbiano la grinta e le motivazione giuste. Serve lo spirito di sacrificio, perché magari c’è da lavorare il sabato e la domenica».
Le nuove esigenze di mercato hanno infatti portato anche alla necessità di raggiungere un nuovo accordo sindacale: «Abbiamo appena firmato un accordo per lavorare anche con il secondo turno del sabato per quattro settimane di fila ad agosto, perché ci sono degli incrementi di produzione che dobbiamo soddisfare. Si tratta di un gioco di squadra: il nostro occupato deve capire i problemi che ci sottopone il mercato, perché noi dobbiamo rispondere il più possibile positivamente. A parte il fatto che soldi in più magari possono fare anche comodo, capisco che per qualcuno lavorare 4 sabati di fila può essere un sacrificio, ma bisogna comprendere che 50 persone che lavorano il sabato danno un input che consolida il valore dell’occupazione degli altri mille».
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