Fisico premiato dal Cern di Ginevra. La sua tesi ha spiccato per originalità

Un premio dal Cern per il giovane fisico Matteo Bonanomi di Calolziocorte, che pochi giorni fa ha concluso la sua tesi di dottorando in fisica delle particelle alla Ecole polytechnique di Parigi. Ad attribuirglielo, il Cern di Ginevra, per cui il ventottenne lecchese ha lavorato all’interno dell’esperimento Cms, Compact Muon Solenoid, uno dei due grandi rivelatori di particelle di indirizzo generale costruiti al Cern.

«Due gli argomenti»

«Ogni anno - racconta Matteo - le tesi di quelli che lavorano a questo esperimento vengono valutate. Alla fine di questo processo, ne vengono selezionate alcune meritevoli di essere premiate sia per l’originalità del contenuto e quindi del lavoro di ricerca fatto, sia per la qualità del manoscritto. Ebbene, quest’anno, ne sono state selezionate tre e la mia tesi, ultimata a ottobre, la scorsa settimana era tra quelle che hanno ottenuto il Cms Thesis Award».

Difficile sintetizzare in poche righe il contenuto della tesi ma Matteo non si sottrae a questo compito. «Essenzialmente il mio lavoro ha riguardato due argomenti. Il primo è sull’aggiornamento dell’acceleratore. Quando nel 2028 ripartirà, utilizzerà un’energia superiore rispetto a quella che è stata utilizzata fino a ora. Prima che ciò accada, occorre verificare che tutti i componenti siano adeguati alla nuova potenza. Quelli che non lo sono vanno aggiornati per poter lavorare adeguatamente. Nella mia tesi, ho lavorato alla validazione dello studio e della performance di una di quelle componenti».

Ancora più ostico il secondo argomento. «In questo caso mi sono occupato delle proprietà del bosone di Higgs e di come interagisce con se stesso. Si tratta di un argomento su cui sappiamo ancora poco e su cui ho cercato di dare il mio contributo».