
Cronaca / Circondario
Giovedì 10 Aprile 2025
Finti assistenti sociali, a Suello l’ultima trovata dei truffatori
E’ il sindaco Angelo Giacomo Valsecchi a lanciare l’allarme: «I truffatori chiamano i cittadini chiedendo se vivono da soli e hanno bisogno di aiuto. E’ importante riferire immediatamente agli uffici comunali e ai carabinieri»
Suello
L’ultima trovata dei truffatori consiste nel fingere di voler aiutare le proprie vittime: a darne notizia è l’amministrazione comunale di Suello. Il sindaco, Angelo Giacomo Valsecchi, ha infatti reso noto: «Abbiamo ricevuto segnalazioni riguardanti persone che contattano telefonicamente i suellesi fingendosi l’assistente sociale. Dalle testimonianze pervenute, pare che questi ignoti soggetti chiedano, nel corso delle chiamate, se il cittadino vive da solo e se ha bisogno di aiuto. Ci teniamo a informare - sottolinea il sindaco - che l’assistente sociale del Comune di Suello non ha mai contattato nessuno in questo senso e raccomandiamo di stare attenti alle truffe. In caso si ricevano telefonate di questo tipo o messaggi - esorta Valsecchi - bisogna immediatamente riferirlo agli uffici comunali e ai carabinieri».
Come ha recentemente evidenziato in un’assemblea pubblica a Valmadrera il luogotenente Nicolò Farinato, «spesso i truffatori sono già sotto casa, quando fanno le telefonate spacciandosi per parente ammalato o nei guai». Il comandante della stazione di Valmadrera dell’Arma (alla quale anche Suello fa riferimento) ha messo in guardia: «Le telefonate, generalmente, sono di due tipi: ci sono quelle finalizzate a fingere incidenti stradali o arresti di un familiare, con richiesta urgente di soldi per la cauzione o le cure, ma è chiaro che in Italia non funziona così. A chiunque chieda soldi, non bisogna dare credibilità, e all’appuntamento poi ci presentiamo noi. C’è la telefonata altrettanto pericolosa, inoltre, rapida e secca: siamo i carabinieri, presentatevi in caserma per comunicazioni urgenti. Appena i proprietari escono, i ladri svaligiano la casa. Quindi, massima attenzione e verificare sempre ogni informazione».
Adesso, ci mancavano i finti assistenti sociali, all’opera per carpire informazioni utili a commettere ulteriori raggiri e per ottenere il pretesto di entrare nelle case.
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