Esino, tagliole e archetti in casa

Denunciato bracconiere

Prosegue il contrasto al bracconaggio ed alla caccia illegale da parte della polizia provinciale di Lecco che si occupa pure del soccorso e recupero di animali feriti per cause correlate all’esercizio venatorio.

Gli agenti del nucleo faunistico hanno proceduto lunedì ad Esino al sequestro di mezzi vietati che erano stati posizionati per la cattura di avifauna all’interno di un’area privata.

Sono stati trovati e sequestrati diciotto archetti e due tagliole mentre l’autore dell’illecito che era anche proprietario dell’immobile ha ricevuto una denuncia penale

«I mezzi sequestrati – spiega la polizia provinciale - provocano la morte lenta e cruenta dell’animale, in quanto le vittime catturate sono costrette a penzolare testa in giù con le zampe fratturate dallo scatto della trappola.

L’utilizzo dell’archetto consente di catturare in modo indiscriminato varie specie di avifauna, ma in particolare è finalizzato al bracconaggio di pettirossi, che sono specie protetta».

Solo pochi giorni prima ad Erve un settantenne è stato sorpreso in un appostamento fisso di caccia dopo aver abbattuto con il fucile una specie non consentita, una tordella, oltre ad aver violato altre disposizioni sulla caccia a carattere amministrativo.

Altri quattro esemplari di rapaci, tra cui un gheppio, una poiana e uno sparviere, sono stati invece soccorsi e recuperati dalla polizia provinciale per essere curati e trasferiti al Centro recupero animali selvatici di Valpredina.

Erano stati bersaglio di pallini da caccia, che per fortuna non hanno ferito in modo mortale gli animali.

Tra questi c’era un bellissimo gufo reale (Bubo bubo), rapace notturno di cui è vietata la caccia in quanto particolarmente protetto dalla Direttiva comunitaria uccelli.

Il servizio completo su La Provincia di Lecco in edicola mercoledì 31 ottobre