
Cronaca / Circondario
Giovedì 03 Aprile 2025
Esercito in stazione, Calolziocorte aspetta l’ok del prefetto. Poi parola al ministero
Calolziocorte
L’arrivo dei militari dell’esercito nella stazione di Calolziocorte è sempre più vicino. Non è ancora sicuro ma, dopo l’approvazione all’unanimità della mozione proposta dalla maggioranza in consiglio provinciale, l’attivazione dell’operazione “strade sicure” anche nel Lecchese è a un passo.
L’ultima parola spetta infatti al prefetto di Lecco che, sulla base delle indicazioni ricevute dal consiglio provinciale, dovrà convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, durante il quale si discuterà la richiesta arrivata dai sindaci.
Se la risposta sarà affermativa, la richiesta sarà inoltrata al ministero degli interni, che poi dovrà compiere i passi successivi.
Marco Ghezzi, sindaco di Calolziocorte, che a seguito di episodi inquietanti avvenuti nella zona della stazione aveva per primo ipotizzato l’arrivo dell’esercito in città, si è detto soddisfatto del via libera arrivato dal consiglio provinciale.
«Questo passaggio era necessario per poter procedere con l’iter e accedere così ai fondi disposizione. A questo punto, attendiamo fiduciosi la convocazione dell’incontro da parte del prefetto. Se, come speriamo, il prefetto si esprimerà a favore, potremo procedere con la richiesta al ministero. Successivamente, dovremo quindi attendere che il governo trovi le risorse necessarie, dal punto di vista economico ma anche umano, dal momento che i militari disponibili sono già impegnati a pattugliare le stazioni più grandi. Sono tuttavia sicuro che, come ci è stato assicurato dal sottosegretario Nicola Molteni, se la richiesta ci sarà, il governo ne terrà conto».
Anche Matteo Fratangeli, vice sindaco di Olgiate Molgora, è contento ma non felicissimo. Perché, spiega, «la mozione emendata approvata non è la stessa di quella che avevamo pensato. Una cosa è chiedere di attivare l’operazione “strade sicure” e un’altra è valutare se ne valga la pena. Dall’incontro con il sottosegretario era uscita un’altra richiesta. I sindaci avevano espresso con decisione una richiesta forte per avere l’esercito. A questo punto, non resta che sperare che il prefetto valuti la richiesta e l’appoggi».
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