Cronaca / Circondario
Lunedì 28 Novembre 2016
Don Erasmo, parroco-ingegnere
«Priorità a oratorio e catechesi»
«La mia prima impressione su Galbiate? È di grande affetto e collaborazione Sono molto contento»
A un mese dall’arrivo a Galbiate e all’indomani dell’insediamento ufficiale, il nuovo parroco don Erasmo Rebecchi parla a cuore aperto.
«La mia prima impressione su Galbiate? È di grande affetto e collaborazione. Sono molto contento. Ho ricevuto una bellissima accoglienza». Don Erasmo ha 48 anni ed è ingegnere; è originario di Segrate e proviene dalla parrocchia di Brugherio; ha alle spalle esperienze in qualità di vicario anche a Cardano al campo e a Masnago, in provincia di Varese: tutte cittadine, tutte dell’hinterland, a differenza di Galbiate, che è un comune collinare, inoltre di dimensioni inferiori, ma che sarà d’altronde la sua prima parrocchia. Anzi, dopo l’insediamento ufficiale di domenica, don Erasmo è diventato di colpo amministratore dell’intera comunità pastorale, cioè di quattro parrocchie (e tre oratori).
«Questa – dice – è sicuramente una comunità vivace, dalla quale sono già emerse (seppure in questo breve periodo) grandi dimostrazioni di collaborazione. È una realtà dalla fede salda e viva e con una storia importante». Era preparato a ciò che ha trovato? «Il mio predecessore, don Enrico Panzeri – parroco qui per 19 anni – mi aveva fatto una bella presentazione di Galbiate, pur prospettando anche i tanti impegni; con lui il rapporto continua, benché a distanza: vent’anni di presenza sono una ricchezza e una risorsa». Tra i «doni» che don Erasmo ha vissuto da quando è qui, c’è stato il cardinalato del concittadino Renato Corti, nei giorni scorsi, a Roma (dove don Erasmo s’è recato con la delegazione galbiatese guidata dal sindaco, Benedetto Negri) e l’ordinazione diaconale del giovane Marco Cesana avvenuta lo scorso primo ottobre. «Adesso – dice il neo parroco – inizia un altro periodo felice, quello delle benedizioni natalizie che mi porteranno nelle case e, perciò, a conoscere ancora meglio le persone e il paese».
E quale sarà il regalo di Natale di don Erasmo ai parrocchiani? «L’augurio è di riuscire a far entrare sempre più nella vita di ciascuno il Signore, che porta gioia e serenità». E tra i progetti da attuare, che cosa occupa le prime pagine dell’agenda del nuovo parroco? «La priorità è l’oratorio – annuncia don Erasmo – e le catechesi, senza ovviamente dimenticare gli anziani e gli ammalati che non possono venire a frequentare la parrocchia, perciò sarò io ad andare da loro». n
P. Zuc.
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