Cronaca / Circondario
Martedì 13 Luglio 2021
Dieci progetti sui siti produttivi
A Calolzio una storia di carta
L’industria lecchese raccontata attraverso le attività tradizionali del territorio
Luoghi di interesse che esaltano la cultura del saper fare che ha fatto crescere l’economia
Sono dieci i progetti (in undici location) che costituiscono “Make Lecco” e che hanno preso forma nei mesi scorsi, presentati alla Fondazione Cariplo con l’obiettivo di ottenere un finanziamento nell’ambito del bando degli interventi emblematici maggiori.
Dieci progetti per altrettante aree della provincia di Lecco, sulla base della spinta propulsiva di Lariofiere, che su incarico della Camera di commercio di Como-Lecco ha coinvolto numerose municipalità in un percorso con il quale si vuole creare una sinergia tra industria, turismo e cultura, al fine di valorizzare il territorio e il suo “Saper Fare” nell’ottica di un’attrattività dalle grandi potenzialità.
Il progetto “Make Lecco – Saper Fare, Far Sapere”, hanno spiegato gli estensori del ricco elaborato, «prevede la messa in rete di undici diverse località che, grazie alla propria tradizione produttiva, hanno contribuito a rendere celebre il Lago di Como nel mondo. Accanto agli scorci più fotografati del lago, ai luoghi famosi per le bellezze naturali, esistono altrettanti punti di interesse che meritano di essere valorizzati per quella che si può definire una bellezza artificiale, figlia del Saper Fare e del genio imprenditoriale proprio della popolazione locale che hanno dato vita alle produzioni a cui intende dare risalto Make Lecco». Le undici location individuate, oltre ad essere accomunate da un’importante eredità manifatturiera, creano una rete di nuovi luoghi del Lago di Como, molti dei quali ora ai margini dei principali flussi turistici, ma dal grande interesse culturale. Un potenziale da sfruttare con il duplice intento di attrarne di nuovi, nonché salvaguardare e proporre al pubblico un patrimonio di grande valore culturale e sociale, sotto forma di museo diffuso e spazio ludico e ricreativo per i giovani studenti delle scuole del territorio.
Come detto, i progetti sono undici e tutti di grande interesse. Ad Annone (“Il Saper Fare dei Laghi Minori”) l’idea è accostare beni culturali quali Villa Cabella alla cultura del lago, creando così all’interno della storica struttura di proprietà comunale un importante centro culturale dedicato ai laghi briantei.
A Calolzio (“Dalla pergamena alla carta riciclata”), invece, il focus è posto su una delle realtà produttive che caratterizzano la cittadina, la Cartiera dell’Adda, intrecciata alla storia dell’antico complesso conventuale e del santuario di Santa Maria del Lavello. Si proporrà dunque un percorso che parta dallo storico complesso per raccontare l’evoluzione dei supporti scrittori, arrivando fino all’azienda della famiglia Cima, che da più di 250 anni è impegnata nella produzione della carta e del cartone e, negli ultimi anni, di prodotti 100% riciclati.
Punto di partenza simile per Civate (“Il labora dei monaci e delle monache”), che vanta beni importanti come il Monastero di San Calocero e la Basilica di San Pietro al Monte, uniti da un percorso pedonale centrale nel progetto come i punti di interesse intermedi e il saper fare dei monaci, testimoniato da opere architettoniche e scultoree.
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