Dervio, Lierna e Perledo Comuni ricicloni. Bocciati Varenna e Oliveto Lario

L’analisi dell’indagine di Legambiente legata alla raccolta dei rifiuti

Super ricicloni i Comuni di Dervio, Perledo e Lierna che sono bravi a differenziare i rifiuti, bocciati invece Varenna e Oliveto Lario.

Questo quanto emerge da un’indagine di Legambiente legata alla raccolta dei rifiuti, da leggere su quanto prodotto dai residenti e dai turisti, soprattutto quelli “mordi e fuggi” che non fanno differenziata ma lasciano, nella migliore delle ipotesi, gli scarti della loro giornata nei cestini. Attenzione però i dati di riferimento sono quelli del 2022, ovvero due anni fa. E il non differenziato dei turisti incide poi sulla raccolta complessiva.

Guardando i dati relativi ai paesi della costiera i più ricicloni sono Perledo con l’82,19% di raccolta differenziata, seguito da Lierna con l’81,40% e da Dervio con l’80,52%.

Colico raggiunge invece il 72,34% e Bellano il 77%. Dorio il 72,95%, Abbadia il 76,93% e Mandello si ferma al 69,08%. Tutti oltre la soglia del 65% che è la percentuale minima per avere la sufficienza sul fronte della suddivisione dei rifiuti.

Nell’indagine di Legambiente sono compresi anche Valmadrera con l’80,14% e Malgrate con l’81,27%. I due Comuni con Oliveto compongono la costiera degli ulivi.

Ridotta al solo 39,27% la differenziata a Varenna dove però il servizio di raccolta rifiuti è molto diverso da quello degli altri paesi, e vista la conformazione non c’è il porta a porta ma la raccolta avviene in aree specifiche, e inoltre c’è un giro elevato di turisti.

A Oliveto invece si arriva al 52,07%, ancora basso ma va considerata l’alta presenza di bagnanti sulle spiagge e i relativi rifiuti abbandonati, un problema più volte al centro delle cronache locali.

«La parola chiave, ancora una volta, deve essere prevenzione, abbassando cioè la soglia dei rifiuti prodotti o non differenziati sia dai residenti sia dai turisti - dicono da Legambiente Costanza Panella del Circolo Lario sponda orientale di Bellano ed Enzo Tiso del Circolo di Como -. Compito non facile, date le presenze in crescita negli ultimi anni e di una modalità “mordi e fuggi”. È necessario uno sforzo comune per raccogliere in modo corretto, evitando la dispersione soprattutto a lago della plastica, i cui frammenti si trovano in abbondanza anche sulle spiagge e, in frammenti sempre più piccoli, anche nelle acque. Per questo diventa importante non solo il raggiungimento delle disposizioni indicate dai programmi regionali ma anche una continua sensibilizzazione sul tema. Chiediamo un impegno alle Amministrazioni comunali in tal senso».

Un tema, quello delle microplastiche, che origina non solo attraverso il normale rifiuto abbandonato ma anche dagli impianti di depurazione.

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