Cronaca / Circondario
Mercoledì 11 Marzo 2020
Crollo di Annone, il processo non parte
Udienza preliminare fissata al 3 giugno
La decisione del rinvio era data ormai per scontata ed è arrivata ieri pomeriggio - Incombe concreta l’ipotesi prescrizione per diversi reati, tra i quali l’omicidio colposo
Le disposizioni per il contenimento del coronavirus fanno slittare l’udienza preliminare per il crollo del ponte di Annone. Era fissato per questa mattina il prosieguo dell’udienza preliminare per i cinque imputati per i quali la Procura di Lecco chiede il giudizio. Stando a quanto previsto dal presidente del Tribunale Ersilio Secchi, l’udienza rischiava la sospensione: decisione che è arrivata ieri pomeriggio, con l’aggiornamento al prossimo 3 giugno.
Come già anticipato da “La Provincia di Lecco” nei mesi scorsi, il processo per la tragedia avvenuta alle 17.20 del 28 ottobre 2016 lungo la statale 36 rischia già di partire “zoppo”, con la prescrizione a incombere su quasi tutti i reati contestati, nel decreto di chiusura delle indagini e della successiva richiesta di rinvio a giudizio, dal sostituto procuratore della repubblica di Lecco Andrea Figoni e il procuratore capo Antonio Chiappani.
Questo slittamento non fa che “appesantire” una situazione già pesante. Diventa infatti difficile pensare che in quattro anni o poco più - o poco meno - si possa riuscire a definire i tre gradi di giudizio. Rischio più alto a partire da oggi. In sette anni e mezzo - infatti - sono fissati i termini di prescrizione per l’omicidio colposo, quindi potrebbe non esserci mai un colpevole per la morte di Claudio Bertini, l’insegnante in pensione di 68 anni, residente a Civate, che stava transitando sulla statale 36 per tornare a casa quando il ponte cadde al suolo al passaggio di un autoarticolato. Lo stesso vale per le lesioni personali e il disastro colposo.
L’articolo completo su La Provincia di Lecco in edicola oggi, 11 marzo
© RIPRODUZIONE RISERVATA