Cronaca / Circondario
Sabato 14 Maggio 2016
Cristian ha voluto incontrare il Signore
Lo ha fatto alzando le mani al cielo
OlginateLa pur grande chiesa parrocchiale non è riuscita a contenere la folla al funerale. Le riflessioni del parroco sul ragazzo investito dal treno: «È come se fosse il Venerdì Santo»
«Oggi è come se fosse il Venerdì Santo: c’è un buio che ci avvolge e ci impedisce di parlare, ma anche un raggio di sole che ci illumina e riscalda, in questo momento di grande dolore in cui ci confrontiamo tutti con domande e sensi di colpa. Ma voglio sperare che nel suo estremo gesto di alzare le mani al cielo, Cristian abbia voluto esprimere il suo desiderio di incontrare il Signore, invocandone la vicinanza».
Davanti alla bara bianca e a una chiesa incapace di accogliere tutte le centinaia di persone, soprattutto giovani, accorse per dare l’ultimo saluto a Cristian Burini, don Eugenio Folcio ha cercato di alleviare un dolore profondo e devastante, che ha cambiato in modo irreparabile le cose per i familiari e gli amici del ventunenne morto martedì a Vercurago investito da un treno.
In tantissimi hanno voluto dimostrare il loro affetto e la loro amicizia nei confronti del ragazzo, ma il sacerdote ha parlato anche di rimpianti, nel celebrare la funzione funebre, oltre che di bisogno di fede e di speranza, in particolare per le persone che al giovane erano più vicine e che soffrono in misura maggiore la tragedia.
Il servizio completo su “La Provincia di Lecco” in edicola sabato 14 maggio.
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