Cronaca / Circondario
Martedì 22 Marzo 2016
Controllo al mercato, bilancio pesante
Vigile aggredito: sette giorni di prognosi
Calolziocorte, al Lavello il mercatino dell’usato attira anche commercianti senza permessii. Sequestrata la merce di un abusivo, un oggionese di 49 anni, che si è scagliato contro l’agente. Processo per direttissima: condannato a un anno e otto mesi
Un’aggressione, con arresto e conseguente condanna, e un agente con una prognosi di 7 giorni per le ferite subite: è un bilancio pesante quello della prima domenica primaverile di controlli al Lavello organizzati dalla Polizia locale di Calolzio.
In accordo con l’amministrazione comunale, infatti, il comandante del corpo Andrea Gavazzi ha proposto domenica un primo presidio fisso in forze dell’area che si affaccia sul lungofiume, tra Dancing e Monastero. Sei agenti, divisi su due turni – mattutino e pomeridiano – hanno vigilato sulla regolarità della situazione in zona.
E’ qui, infatti, che domenicalmente si creano condizioni complesse in ordine alle iniziative che vi vengono organizzate. Il fulcro principale, secondo il sentire collettivo, è quello legato al mercatino dell’usato che si tiene ogni sette giorni nel parcheggio della locale discoteca.
Questa iniziativa ha infatti attirato con il tempo numerosi commercianti abusivi che si sistemano con i loro veicoli nel piazzale Marinai d’Italia, trasformato a sua volta in una sorta di kasbah. Anche le attività organizzate dalla Pro Loco nell’isola pedonale “Martiri delle Foibe”, però, subiscono qualche problema, considerato che capita che qualche espositore non iscritto cerchi di “infilarsi” tra quelli regolari per vendere la propria merce.
Proprio a questa seconda tipologia appartengono i due soggetti che domenica mattina sono stati individuati dai vigili – impegnati nel sorvegliare l’intera zona e allertati da esponenti della stessa Pro Loco - nei pressi del santuario, intenti a commerciare con il loro furgone pieno di materiale di ogni genere.
«Gli agenti, dopo aver rilevato che si trattava di operatori abusivi, hanno proceduto con il sequestro – ci ha spiegato il comandante Gavazzi -. Tutta la merce è stata quindi portata al comando insieme alle due persone, un uomo e una donna. E’ stato qui che lui ha dato in escandescenze, arrivando ad aggredire fisicamente uno degli agenti».
E’ quindi scattato l’arresto, che ha portato l’uomo, un 49enne italiano residente a Oggiono, ad essere processato ieri mattina per direttissima, con una condanna a 1 anno e 8 mesi. Per il “ghisa”, andato in ospedale per le cure del caso, la prognosi è stata di 7 giorni.
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