Cronaca / Circondario
Venerdì 06 Gennaio 2017
Comune senza spazi
Un progetto lo amplia
e lo collega alla ferrovia
L’architetto Livio Dell’Oro ha presentato
lo studio al concorso finlandese “The city above the city”
Spazi sopra la palazzina e ponte di collegamento in legno
Il Comune in cerca di spazi. Fatiscente, insicuro, bisognoso di interventi urgenti di messa in sicurezza e anche troppo piccolo per contenere tutte le esigenze che si sono sviluppate nel corso degli anni, il palazzo municipale è da tempo un sorvegliato speciale. Come risolvere questo delicato problema che si trascina ormai da decenni e che ora sta diventando uno dei più urgenti dell’amministrazione comunale?
A dare un suggerimento decisamente suggestivo e avveniristico ci si è messo l’architetto lecchese Livio Dell’Oro, (studio a Valmadrera) membro della commissione paesaggio del Comune e della provincia, conoscitore attento delle problematiche del Palazzo che con un progetto presentato al concorso internazionale promosso dalla Finlandia “The city above the city” ha progetto un ampliamento del palazzo municipale nella parte non vincolata interamente in legno, con un ponte di collegamento sulla ferrovia che si appoggia sul serbatoio dell’acqua di via Balicco e arriva in via Sassi (vecchia idea ma molto meno invasiva della vecchia passerella soprelevata di Bodeghiana memoria).
«Il concorso chiedeva di costruire sul costruito - spiega l’architetto Dell’Oro - usando solo materiali leggeri e sostenibili, vale a dire nessun uso del suolo e realizzazione in legno. Mi sono detto: perchè non risolvere il problema del Comune che ha più uffici dislocati in città e in più la necessità di rimettere a norma quello esistente?».
Il passaggio successivo ovviamente è stato quello di chiedere al padrone di casa, ovvero al sindaco Virginio Brivio, la disponibilità a realizzare il progetto
«Il sindaco mi ha messo a disposizione tramite il dirigente Andrea Pozzi tutti i documenti necessari. Per non rischiare di compromettere la struttura vincolata dai beni architettonici ho scelto di non coinvolgere la struttura originaria del Bovara ma di realizzare una costruzione sopra il resto».
Dunque la “sopraelevata” in legno consentirebbe di ricavare tutti gli spazi necessari al municipio rivalutando la parte meno nobile del Comune, quella che oggi ospita l’edilizia privata . E poi il ponte che mette in contatto due parti della città divise dalla ferrovia.
L’evoluzione dell’edificio è ottenuto tramite un sistema di telai in legno lamellare disposti secondo uno schema radiale attorno al blocco centrale. Il ponte invece e di tipo strallato penetra direttamente nell’edificio comunale, un corridoio in adiacenza alla sala consigliare. Un Comune aperto sulla città.
«Il progetto ci è stato presentato in giunta prima di Natale - commenta l’assessore all’urbanistica Gaia Bologni ni- e ci è piaciuto molto, un’idea molto suggestiva soprattutto quella del ponte che è un argomento che ci sta molto a cuore e sul qualche stavamo già lavorando.Abbiamo chiesto approfondimenti e poi vedremo - conclude - purtroppo i nostri problemi sono i soldi ma è necessario trovare una soluzione per il Comune e questa sarebbe l’ideale»
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