Cronaca / Circondario
Domenica 29 Maggio 2016
«Come è morto quella notte mio figlio?
Dopo più di un mese nessuna risposta»
Da Valmadrera l’appello del padre di Alessandro Segreto, vittima dell’incidente a Palazzago. La compagna oggionese ancora grave. «Un bravo ragazzo, punti oscuri nella dinamica»
A oltre un mese dalla morte di Alessandro Segreto, 27 anni – avvenuta in un incidente lungo la Como-Bergamo nella notte del 25 aprile a Palazzago, e il cui funerale si è svolto a Paré il 3 maggio – il padre Vincenzo torna a chiedere «verità e giustizia».
Cerca «disperatamente testimoni di quella notte» e informa: «Da parte delle forze dell’ordine intervenute sul posto non abbiamo ottenuto tuttora informazioni soddisfacenti, né i risultati dell’autopsia; quindi, ci siamo rivolti agli avvocati presentando un esposto: mia moglie ed io, uniti in questa lotta – i coniugi sono separati da alcuni anni – ci siamo affidati all’avvocato Monica Vinci di Roma e la madre della compagna di mio figlio a uno studio di Lecco».
Alessandro Segreto guidava la sua Peugeot 206 e con lui viaggiava Vanessa D’Elia, 28 anni, oggionese, trasferita da tempo in Bergamasca, tuttora ricoverata all’ospedale Giovanni XXIII di Bergamo, in condizioni serie.
L’appello del padre della vittima e le circostanze in cui avvenne l’incidente, nell’ampio servizio su “La Provincia di Lecco” in edicola domenica 29 maggio.
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