Cronaca / Circondario
Martedì 11 Giugno 2019
Civate, tutto in una notte
Il ponte è dimezzato
Metà del cavalcavia di Isella è stata demolita con un braccio meccanico alla presenza di molti curiosi
Spiegamento di forze e qualche disagio per la pioggia. E’ rimasta solo una striscia per il passaggio dei pedoni
Tutto in una notte: tanto è bastato per demolire metà del cavalcavia in località Isella dove, tra stasera e domani, non è stato dunque più necessario intervenire con la seconda chiusura della rampa d’uscita della statale 36.
Disagi sulla Super
Il disagio, per gli automobilisti provenienti da Milano e diretti a Valmadrera, Malgrate, Galbiate e Oggiono, s’è limitato alla notte tra lunedì è martedì, durante la quale la ditta incaricata ha terminato, con un giorno d’anticipo, il proprio lavoro.
È stato, per così dire, uno spettacolo e, infatti, ha attratto spettatori, in particolare dalla frazione stessa di Isella e dal resto del paese: inizialmente, una potente lama ha inciso longitudinalmente la parte superiore del ponte.
Alle 22.50 di ieri sera sera, una enorme pinza, montata su un lungo braccio, è stata diretta dall’escavatore verso la campata e – come la bocca di un dinosauro – l’ha addentato, sbocconcellandolo fino all’alba di ieri. Ad assistere alla scena del becco, reso agile dalle manovre dell’addetto, c’era anche il sindaco, Angelo Isella, con gran parte della giunta.
La porzione di ponte fungerà da collegamento sino al termine dell’infrastruttura nuova, la cui costruzione può ripartire; Isella è priva di un viadotto carrabile dal 2 novembre 2016, quando il transito è stato vietato: il sovrappasso - ritenuto da Anas inagibile - ha costituito, da allora, una minaccia per i circa centomila veicoli in viaggio quotidianamente sulla 36 e, d’ora in poi, fa ancora più paura quella passerella che, dopo la demolizione parziale dell’altra notte, poggia sulla metà dei piloni. L’abbattimento è stato, notoriamente, deciso per fare spazio proprio a una delle spalle del nuovo ponte, progettata così – a quanto pare – per la necessità di conservare le rampe e i raccordi, senza modificarli. A questo punto, la ditta “Preve Costruzioni Spa” di Cuneo, aggiudicataria dell’appalto, può andare avanti. «Sono estremamente soddisfatto – ha commentato a fine demolizione il sindaco – di come sta lavorando e della serietà e rapidità dimostrate finora»
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