Cronaca / Circondario
Martedì 17 Marzo 2020
Civate. Sotto il nuovo ponte
poche auto e camion
Sulla Statale hanno ripreso a transitare i mezzi, entro giugno è previsto il completamento dell’opera - Il cavalcavia è stato dotato di una pista ciclopedonale
Provenendo da Milano, il nuovo ponte quasi nemmeno si vede, nascosto dallo scheletro di quello precedente, tuttora da demolire; il colpo d’occhio è notevole, invece, arrivando da Lecco, Valmadrera, o da Galbiate e Civate stesso: 50 metri di acciaio prearrugginito sovrastano la Statale 36. Il traffico è ripartito ma è molto scarso sotto il nuovo ponte.
Di giorno in giorno si riduce l’impatto delle gru, che vengono smantellate e delle quali, in queste ore, non rimarrà più traccia, dopo l’impressionante varo della notte tra sabato e domenica scorsi.
I mezzi di cantiere – e soprattutto una gru tralicciata da trenta metri di braccio – l’hanno sollevata con ancora maggiore perizia, librandola nell’aria e poi calandola, come fosse un gioco da ragazzi; anzi, proprio il pezzo di un giocattolo. In realtà – com’è noto – si tratta di un appalto da due milioni e 400mila euro, ancora da completare trasformando l’impalcato in una vera e propria strada e ultimando i raccordi. Buona notizia: a Civate il ponte sarà realmente dotato di pista ciclopedonale e non si dovrà rivedere il rimpallo di Annone, dove il gemello – varato lo scorso maggio dopo il tragico crollo di ottobre 2016 – è tuttora privo del collegamento protetto per pedoni e biciclette. Invece, a Isella l’impalcato è stato installato con una passerella da raccordare, proprio in questi giorni, al percorso a lago, così da essere subito fruibile, dopo l’inaugurazione.
La cerimonia è prevista entro il prossimo mese di giugno, al temine dei lavori di completamento e quando saranno stati eseguiti altrettanto spettacolari collaudi, con l’impiego dei camion a pieno carico, che consentiranno di testare le oscillazioni e la flessione dei materiali.
Il nuovo cavalcavia di Civate sarà costituito, oltre che dalla campata unica, anche da una soletta in calcestruzzo armato poggiata sulla parte inferiore di due travi laterali all’impalcato. «Tale modalità costruttiva - fa sapere Anas - consentirà di realizzare un’altezza tra la statale sottostante ed il nuovo cavalcavia ben maggiore di quella precedente, evitando accidentali impatti di veicoli fuori sagoma in transito sulla 36. Il nuovo ponte sarà completato con la realizzazione del percorso ciclo-pedonale, che si armonizzerà in maniera ottimale con l’ambientale circostante». Appena il nuovo viadotto sarà percorribile, lo scheletro del precedente potrà essere demolito, liberando non solo la visuale, ma soprattutto la 36 stessa dalla minaccia di ulteriori crolli.
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