Civate, riprendono i lavori all’acquedotto dopo i ritrovamenti archeologici

Ripartono i lavori di Lario Reti Holding per la realizzazione della seconda adduttrice dell’acquedotto Brianteo dopo il rinvenimento di antiche sepolture alla Chiesetta della Santa

Sono ripresi i lavori per la posa del raddoppio dell’Acquedotto Intercomunale Brianteo, che hanno portato, nella giornata di ieri, alla ripresa della normale circolazione nella zona della rotonda di via Papa Giovanni XXIII, intersezione via Como, grazie anche al fattivo coordinamento e alla collaborazione tra i responsabili coinvolti a vario titolo e all’efficacia lavorativa e produttiva dell’Impresa incaricata da Lario Reti Holding.

I lavori, che proseguiranno nel comune di Civate lungo l’area tra Via Papa Giovanni XXIII e la SS639 e termineranno con la fine dell’estate, si erano interrotti da circa due settimane a causa di un emozionante ritrovamento archeologico effettuato nei pressi della Chiesa dei Santi Nazaro e Celso. La scoperta, che segue quella effettuata sempre da Lario Reti Holding ad inizio marzo nel Comune di Oliveto Lario, ha riguardato sei sepolture di epoca altomedievale. Gli scheletri in esse contenuti, purtroppo, sono stati fortemente danneggiati a causa di lavori per alcuni sottoservizi eseguiti nel secolo scorso. Lo scavo, condotto dagli archeologi di Ar.Pa Ricerche, con la direzione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio hanno permesso di individuare l’antica area cimiteriale collegata alla Chiesa, prima non nota.

«Si tratta di una scoperta molto significativa, che amplia notevolmente i dati a nostra disposizione. – dichiara Alice Maria Sbriglio, funzionaria archeologa della Soprintendenza – Nell’arco di poche settimane abbiamo assistito a due importanti scoperte grazie alla proficua collaborazione con Lario Reti Holding, che intendo ancora una volta ringraziare per l’attenzione e la sensibilità verso l’archeologia».

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