Civate, fototrappole contro l’abbandono di rifiuti

Il Comune si affida alle fototrappole per dare un volto - e, quindi, un nome - agli incivili: «Con le nuove fotocamere date in dotazione alla polizia locale, questi maleducati verranno finalmente ripresi - avverte il sindaco, Angelo Isella - e, se identificati, saranno pesantemente sanzionati». Per Isella, identificare chi imbratta il territorio comunale non è nemmeno più una questione di principio: è anche un salasso economico. «Tutti i giorni - fa sapere - gli operatori del Comune fanno il giro del paese a raccogliere rifiuti abbandonati in luoghi improbabili, escrementi dei cani disseminati lungo i marciapiedi oppure raccolti dai proprietari nei sacchetti che, però, apprendono poi incredibilmente alle cancellate delle abitazioni lungo il tragitto, nonché i soliti sacchi indifferenziati o differenziati male ed esposti per le strade in orari e giorni sbagliati». Tutto ciò ha un prezzo: «Più di 20 ore alla settimana - tira le somme il sindaco - vengono dedicate dall’operatore ecologico a rincorrere gli incivili: a spese, ovviamente, di tutti i cittadini. Con le fototrappole - ribadisce Isella - confidiamo di riuscire finalmente a presentare il conto soltanto a chi se lo merita». Il comando intercomunale di vigilanza si è dotato di telecamere mobili (le cosiddette fototrappole, appunto) con trasmissione dati in 4G da posizionare in zone sensibili, dove si verifica l’abbandono dei rifiuti, difficili tecnicamente da coprire con sistemi di videosorveglianza tradizionali, per mancanza di collegamento alla linea elettrica o di segnale. Inoltre, le fototrappole si mimetizzano meglio. Isella sottolinea: «L’escalation dell’inciviltà, ma anche di truffe e vandalismi, richiede sicuramente un ulteriore incremento della videosorveglianza».

Civate ha appena ottenuto un finanziamento di 40.000 euro, accordati nelle scorse settimane dalla Regione, sui 70.000 richiesti. Il progetto rafforzerà la dotazione tecnologica e, così, il presidio del territorio al centro della cronaca ultimamente altresì per i danneggiamenti, i raggiri e anche alcuni furti (clamorosi quelli di parti delle automobili, smontate nei parcheggi). Secondo il progetto, le telecamere fisse nuove saranno installate in via del Crotto dove si trova il parcheggio pubblico; inoltre sulla rotatoria all’incrocio di via Alla Santa con via Provinciale; in via Papa Giovanni e in corrispondenza del parco comunale Tozio-Bellingera. A queste strumentazioni tradizionali, si aggiungeranno le fototrappole mobili, collocate di volta in volta nei diversi punti del territorio comunale di Covate, all’ occorrenza o secondo una pianificazione strategica effettuata da parte del comando di polizia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA