Cronaca / Circondario
Domenica 21 Giugno 2020
Civate, un fiore per ogni vittima del Covid
Il saluto postumo a chi non ce l’ha fatta
Sono stati chiamati dal parroco uno per uno i 27 defunti che non hanno avuto il funerale Nella giornata del patrono la comunità si è stretta intorno alle famiglie, una piantina sulle tombe
Sono stati chiamati uno ad uno, dal parroco don Gianni De Micheli: i nomi dei 27 defunti nel periodo in cui – per le norme anti Covid – non è stato possibile celebrarne il funerale, oggi sono risuonati nella chiesetta del cimitero.
Nella giornata del patrono San Vito, solitamente celebrata con Palio e street food, la comunità si è stretta attorno alle famiglie che hanno vissuto con particolare dolore il tempo tra il 23 febbraio, quando Teresina Campi è stata la prima a non poter ricevere le esequie, e il 4 giugno, con la morte di Maria Valsecchi. Ora, le celebrazioni sono riprese e, da qui a fine mese, quasi ogni giorno si dirà in parrocchia una messa dedicata; quella di oggi ha voluto essere una cerimonia corale, non solo religiosa, ancorché ci sia stata la messa al centro. i.
L’omaggio
«Il fiore – ha detto don Gianni – è qualcosa di vivo; avremmo voluto un cimitero all’inglese, con prati in cui mettere a dimora piante, per andare oltre noi, attraversare magari anche i secoli e la storia». Il parroco ha invocato «gesti di fraternità, solidarietà, vicinanza, e di servizio: al di là della paura, c’è qualcosa di più grande – ha affermato -per cui spendere la nostra vita» con l’auspicio di «una comunità unita, capace di attenzioni e che abbia a cuore non solo l’oggi, ma l’eternità».
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