Cronaca / Circondario
Martedì 21 Dicembre 2021
Civate, “Casa del cieco” scrive la letterina
«Un milione di euro per ristrutturare»
Lo scambio di auguri nella Rsa è stata l’occasione per fare il punto della situazione. Lisi: «Dobbiamo rifare i tetti, le camere vanno messe a norma e ci sono spazi da recuperare»
«Guardiamo alla Provvidenza, ai bandi, ai finanziamenti pubblici e privati, e anche alle famiglie»
il neo presidente della Rsa “Casa del cieco”, Franco Lisi , ha colto l’occasione ieri del primo scambio di auguri con autorità e personale, - oltre che con gli ospiti - per mettere sul tavolo «temi crudi: ristrutturazione, adeguamento ai nuovi standard di accreditamento regionali e persino al digitale terrestre».
Una realtà consolidata
Tra piccole e grandi cose, «oltre un milione di euro, oltre ai costi delle progettazioni; a carico delle famiglie, siamo riusciti a prevedere un aumento delle rette più contenuto di quanto sembrava inizialmente necessario: mediamente dell’1% anziché il 3%; è quindi ben lontano dall’inflazione e non lo motiveremo peraltro con quella, bensì con la volontà di mantenere alti gli standard dei servizi caratteristici di questa Fondazione, a garanzia degli ospiti e della nostra continuità, che perdura dal 1930.
Offriamo alle famiglie la scelta tra una realtà consolidata e, per esempio, una Villa Serena di Galbiate che è in vendita, diventerà privata e non si sa quindi come sarà».
Quanto agli investimenti, Lisi ha poi chiarito: «Rifare i tetti è la priorità e nel 2012 già c’era un preventivo di 500.000 euro: immaginiamoci la spesa, dieci anni dopo. È comunque improcrastinabile, così come lo è programmare gli spazi secondo i nuovi dettami della Regione, per conservare l’accreditamento, ma la nostra Rsa si trova in un edificio del nono secolo, con prescrizioni della Soprintendenza: pensiamo alle stanze quadruple, che non sono più ammesse dalla Regione, e per sdoppiarle serviranno nuove finestre. Poi - ha aggiunto Lisi - ci sono i fabbricati da recuperare, gli appuntamenti al piano terra e quello del cappellano, che deve tornare. Vogliamo inoltre ampliare la rete dei servizi per rispondere ai nuovi bisogni del territorio, sebbene a fronte di circa 200.000 euro di disavanzo dell’ultimo bilancio, segnato dal Covid. Desideriamo sentire le autorità vicine», ha concluso Lisi.
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