Cronaca / Circondario
Sabato 15 Settembre 2018
Civate, le barriere sulla 36 non bastano
C’è chi ancora gioca alla roulette russa
La follia di chi attraversa le corsie a piedi continua nonostante i tentativi del Comune Automobilisti hanno fotografato pedoni e anche ciclisti davanti alla stazione ferroviaria
La follia d’attraversare a piedi l’ex 36 davanti alla stazione ferroviaria continua; si stanno rivelando, purtroppo, inefficaci le barriere recentemente installate dal Comune, che pure si è sobbarcato la spesa intervenendo lungo una strada oggi provinciale.
Paura di investimenti
Gli automobilisti, allarmati per il rischio di ritrovarsi davanti gli scriteriati pedoni, hanno scattato foto, per documentare il fenomeno: le immagini danno peraltro ragione al sindaco, Baldassare Mauri, che nei giorni scorsi aveva definito «una moda» quella di lanciarsi a piedi attraverso la ex statale, «diffusa non solo tra i giovani presunti tossicodipendenti, che sarebbero attratti dai movimenti in zona stazione, bensì, nelle ore diurne, tra le mamme coi passeggini e i clienti dell’Iperal». L’altro pomeriggio, ai pedoni imprudenti si sono aggiunti i ciclisti – a dir poco – incauti: attorno alle 18, dalla stazione ferroviaria si è spostata una bicicletta con un giovane in sella e l’altro seduto di traverso sulla canna, in piena ora di punta, con auto e furgoni che sfrecciavano sulla ex 36. Il pericolo aumenta, di pari passo con le critiche, rimbalzate anche sui social media, per i «lavori a metà, in barba a chi pensava che bastassero un paio di reti».
Il Comune di Civate ha intrapreso questo intervento e qualche altro lavoro sulla viabilità tra stazione e centro del paese, per un investimento di 40mila euro; le reti sono state collocate all’altezza dei guardrail ritenendo di disincentivare chi li scavalcava abitualmente; c’è però anche chi addita il ponte di collegamento tra paese e ferrovia: «Con la carrozzina o il passeggino è impossibile salire quei gradini».
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