Cronaca / Circondario
Sabato 28 Maggio 2016
«Ci mandano i migranti a Pescate?
Prima aiutino i nostri cittadini in crisi»
Il sindaco de Capitani anche quest’anno diserterà le celebrazioni del 2 giugno. «Se li dovessero imporre, andrò in prefettura a pretendere 35 euro per i nostri bisognosi»
Non parteciperà alle celebrazioni del 2 giugno, in polemica con la prefettura sul tema migranti: invece di raggiungere corso Promessi Sposi a Lecco, il sindaco di Pescate, Dante De Capitani, resterà nel proprio ufficio in municipio, affacciato sulla provinciale 72 e sul lago.
Alla base di questa decisione, lo strappo consumatosi ormai da tempo sul tema migranti, in relazione al quale De Capitani non intende allinearsi alla maggior parte dei colleghi sindaci.
«Sono convinto che un sindaco sia tenuto in primo luogo a occuparsi dei propri concittadini. E ce ne sono tanti anche a Pescate, italiani ma anche extracomunitari, che stanno male».
Se dovesse arrivare qualche migrante, il sindaco-sceriffo è pronto alle barricate. «Non accetteremo imposizioni dalla prefettura: dovessero calarci migranti dall’alto, andrei personalmente in corso Promessi Sposi a pretendere 35 euro al giorno anche per ciascuno dei miei compaesani in difficoltà e non me ne andrei prima di averli ottenuti».
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