Chiude l’asilo di Olginate: ultimo atto, una carrellata di ricordi

Olginate Il 28 giugno 2024, è stato l’ultimo giorno di scuola per la scuola dell’infanzia di via Marconi. Dopo 152 anni. Per questo gli ex alunni e le famiglie, guidati da Silvia Cazzaniga, hanno organizzato due giorni di commemorazione, dedicati anche a Piera Biffi, che per 47 anni è stata l’anima e la colonna della scuola che veniva chiamato anche “L’asilo della Piera”. Sabato al teatro Jolly don Matteo ha affermato: «La parola più bella è grazie. Grazie a Piera Biffi che per quasi 50 anni si è presa cura dell’asilo e dell’educazione dei nostri piccoli. È sempre triste quando si chiude un percorso, però è prezioso guardare avanti e non perdere questa presenza sul territorio iniziando qualcosa di nuovo».

Il sindaco Marco Passoni ha sottolineato: « Si chiude un capitolo, ma non il libro. Tutti insieme dobbiamo aprirne uno nuovo, capire cosa serve oggi alla comunità, che servizio si può attivare. Pensiamo a quella struttura che è della comunità».

Poi si sono susseguite le foto scattate all’asilo a partire dal 1920, grazie a Stefano Scaccabarozzi, fino ai giorni nostri. Poi spazio ai ricordi e le parole d’affetto di ex maestre, collaboratrici, cuoche, degli ex alunni: dai neo diciottenni a Innocente Corti, alunno negli anni Trenta e di intere famiglie che per generazione sono cresciute in quell’asilo. Impossibile per Piera Biffi resistere alla commozione: «L’asilo è nato perché gli olginatesi hanno creduto in un sogno, e ha continuato perché è stato amato. Siamo stati i primi nell’allora provincia di Como a stendere una convenzione con il comune e in tutti questi anni le amministrazioni ci hanno sempre aiutati, anche quando i bambini erano pochi. Non si dica che ci hanno fatto chiudere loro».

Parole di stima sono arrivate anche da Italo Bruseghini, storico ex sindaco di Olginate: «Fino al 1978 è stata quella scuola a reggere l’urto educativo dei bambini olginatesi. Per questo al momento di fondare la scuola statale si decise di creare quattro senzioni, non sei per non mettere in difficoltà la scuola privata a cui era doveroso dare atto, nonostante l’opposizione fosse contraria. Con l’arrivo dell’allora parroco don Luigi Gilardi questo fu un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato »

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