Cronaca / Circondario
Giovedì 07 Gennaio 2016
«Celentano, ti piace
Zalone? Guarda il film
al cinema di Galbiate»
Un simpatico invito al ”Molleggiato” E intanto Checco fa una bella gaffe al telefono proprio con Adriano che ieri ha compiuto 78 anni
«Caro Adriano, ti piace tanto Checco Zalone? Allora perché non vieni a vedere “Quo vado?” al cinema della tua Galbiate?». Chissà se Adriano Celentano, famoso per essere una specie di fantasma nel paese lecchese dove abita da quarant’anni, accoglierà l’invito. C’è da scommettere di no, ma è una simpatica provocazione quella che arriva da Claudio Negri, responsabile del Gruppo Cinema che gestisce la sala cinematografica parrocchiale Cardinal Ferrari, adiacente l’oratorio galbiatese, dove in questi giorni il film di Zalone viene proiettato con un successo a dir poco incredibile e sicuramente inaspettato.
Si sa, Celentano ama starsene ritirato con la moglie Claudia Mori e pochi fidatissimi collaboratori nel blindatissimo villone protetto dagli alti alberi in località Campesone. Ormai in paese non lo si vede più neanche alla messa delle 18. I galbiatesi in fondo lo amano anche così. E lui, ben nascosto, ricambia l’affetto. Mai un atteggiamento da divo, mai avvistamenti di vip che pure ogni tanto sono ospiti nella villa. Ieri, però, per lui la Befana è stata speciale, visto che era il suo compleanno. E tra i tanti messaggi di auguri per i 78 anni, Adriano non s’aspettava un bel vaffa proprio dal suo ultimo pupillo: sempre lui, Checco Zalone. Dopo avere omaggiato sul Corriere della Sera il recordman di incassi - se 31 milioni di euro ai botteghini per “Quo vado?” vi sembran pochi - si scopre che nei giorni scorsi il Molleggiato aveva anche chiamato al cellulare Zalone per esprimergli tutta la sua stima.
Peccato che il comico pugliese sia incappato in un clamoroso incidente che ha confessato al settimanale “Oggi”: «Ebbene sì, Adriano mi ha chiamato ma io non l’ho riconosciuto e, pensando fosse uno scherzo, l’ho mandato a quel paese», ha raccontato il povero Checco Zalone, nome d’arte di Luca Pasquale Medici, per la verità più divertito che sconvolto per la figuraccia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA