Castello di Rossino, continua lo scontro tra Lisa Lozio e il fratello Nicola
sul futuro utilizzo della location

«Seppure è vero che la cerimonia con rito civile del matrimonio viene celebrata nella Sala Rosa, ciò non significa che i matrimoni, e cioè gli eventi matrimoniali che fanno seguito alla cerimonia civile, debbono svolgersi al coperto, ovvero solo all’interno». Con un botta e risposta fatto di precisazioni, continua lo scontro tra Lisa Lozio e il fratello Nicola Lozio, comproprietari del Castello di Rossino, sul futuro utilizzo della location per matrimoni ed altri eventi mondani.

Seconda Lisa Lozio «non corrisponde al vero quanto dichiarato da Nicola Lozio che la ragione per cui il Comune di Calolziocorte ha receduto dal contratto di comodato per la celebrazione dei matrimoni all’interno di tale castello sarebbe quella di sostituire con tale recesso la richiesta di emissione di una ordinanza contingibile ed urgente. Ordinanza che inibisca la celebrazione dei matrimoni per l’asserita esistenza di una situazione di pericolo che sarebbe dovuta ad una terrazza panoramica pericolante. La non veridicità della menzionata affermazione risulta evidente - continua Lisa Lozio. - Se esistesse realmente una situazione di pericolo all’interno del castello di Rossino, giammai il Comune si sarebbe limitato a recedere dal menzionato contratto con un preavviso di 90 giorni, periodo nel quale, come è ovvio, i matrimoni continueranno ad essere celebrati. Il recesso - precisa infine - è dovuto alla ragione di volere rinegoziare un nuovo contratto». Contratto che, ne è convinta Lisa Lozio, preso starà sottoscritto. E conclude affermando che «le celebrazione di matrimoni all’interno di tale castello si svolgono, e potranno svolgersi, senza problemi o vincoli di sorta».

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