Cronaca / Circondario
Giovedì 09 Febbraio 2017
Caso profughi a Malgrate
«Non sono obbligati a lavorare»
Sempre meno “volontari”
per le opere socialmente utili
«I profughi non sono obbligati a lavorare»: lo dice la legge e il sindaco (e presidente della Provincia), Flavio Polano, lo ha riferito stasera al consiglio comunale, dichiarandosi però «per niente d’accordo». Alla conclusione è giunto dopo contatti con la cooperativa “Itaca”, che gestisce l’accoglienza dei richiedenti asilo a Malgrate (e in altri Comuni).
Con “Itaca”, l’amministrazione aveva firmato una convenzione lo scorso agosto, per l’impiego dei profughi in lavori socialmente utili, ma «via via la loro presenza si è rarefatta – ha affermato Polano – sino a imporre un chiarimento; così, è emerso il limite della legge».
L’articolo completo sul giornale in edicola domani, venerdì 10 febbraio.
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