Carenno festeggia le Penne nere

Sabato la cerimonia, per premiare gli alpini che si sono distinti nel corso degli anni. Domenica la parata per le vie del paese e i discorsi. Ricchi di significato e di emozioni i festeggiamenti per il novantesimo del gruppo di Carenno. Sabato sera, nel cineteatro Pio X, sono stati consegnati numerosi riconoscimenti. Premiati Gaetano Arigoni, Ugo Fontana e Dario Carenini per l’impegno nel corso dei decenni. Premio alla memoria anche a tre “veci” andati avanti quali Fedele Balossi, Natale Carsana e Adolfo Scola. Bellissima la parata per le vie del paese immerse nella nebbia di domenica mattina. Giunti davanti al monumento dei caduti, ci sono stati i discorsi degli intervenuti.

A cominciare dal capogruppo Mirco Bussolati e dal sindaco Luca Pigazzini. Il primo ha raccontato le magie dell’essere alpini. «Eravamo di servizio al sacrario al monte Tesoro anni fa. Ho chiesto a Natale Carsana, dove trovate la forza per fare tutto? Mi ha indicato il cappello alpino. «Con questo qua, puoi fare tutto».

Un cappello che, ha sintetizzato Bussolati, azzera le differenze. Un’altra magia è che «quando indossiamo il cappello alpino il 90% delle volte lo facciamo per far fatica e donare tempo agli altri. Poi però ricordiamo solo i momenti belli: quei 5 minuti quando ci si ferma, si pranza, si beve un bicchiere di vino». Per questo, rivolgendosi ai giovani, li ha invitati a «dedicare tempo agli altri. Il tempo lo si trova. Basta avere la giusta motivazione e la voglia di mettersi in gioco». Parole di elogio degli alpini anche dal sindaco Luca Pigazzini. «In dieci anni di amministrazione ho toccato con mano la vostra presenza e il vostro impegno nella comunità e per la comunità. Non solo nei momenti di festa e gioia ma anche e soprattutto in quelli del bisogno».

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