Cardine-Metal Money, condanna definitiva per 63enne calolziese: deve scontare cinque anni e otto mesi

Lecco

Cinque anni e otto mesi per i reati, fra gli altri, di usura, estorsione e porto illegale di armi da fuoco. Negli scorsi giorni i carabinieri del comando di Lecco hanno arrestato Paolo Valsecchi, calolziese di 63 anni, in esecuzione di un ordine di carcerazione del tribunale di Milano.

Di fatto deve scontare la condanna avuta a seguito dell’inchiesta Cardine metal money, condotta fra il 2020 e il 2021 dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.

I reati contestati ai principali accusati (in una prima fase) erano, a vario titolo, l’associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, frode fiscale, autoriciclaggio, usura ed estorsione.

Secondo l’accusa Cosimo Vallelonga, 73 anni, era il vertice di un’associazione con base logistica e operativa nel negozio Arredo Mania di La Valletta Brianza.

L’impianto accusatorio aveva retto in primo grado ed anche in appello con Vallelonga condannato a 26 anni, in quanto la nuova condanna era stata messa in continuazione con una precedente condanna già passata in giudicato. Il calolziese Paolo Valsecchi era stato condannato a otto anni, cinque mesi e dieci giorni mentre Vincenzo Marchio, anche lui di Calolzio, a dieci anni, due mesi e venti giorni di condanna. I tre, secondo gli inquirenti, costituivano l’associazione.

La Corte di Cassazione si era però pronunciata diversamente, per il solo reato associativo, riportato il procedimento in capo alla Corte d’Appello, di fatto, per il ricalcolo delle pene senza questa imputazione. La sentenza è poi passata in giudicato. Ora l’arresto di Valsecchi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA