Cronaca / Circondario
Lunedì 28 Ottobre 2024
Calolziocorte, quarantenne con una roncola in mano nei pressi del monastero del Lavello
Un roncola nella mano, alzata sopra la testa, pronta a colpire. A brandirla, un quarantenne di colore, che si muoveva verso il monastero del Lavello come se inseguisse qualcuno, anche se davanti a sé non aveva nessuno.
Appariva stralunato, forse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Un paio di persone spaventate e temendo le conseguenze di un atteggiamento che sembrava minaccioso hanno chiamato il 112 e chiesto l’intervento delle forze dell’ordine. L’inquietante episodio risale alla mattinata di domenica quando il sentiero pedonale del Lavello si riempi di persone per una corsetta o una passeggiata. Mentre rientrava dal suo solito giro dei due ponti, l’attenzione di una quarantenne è stata attirata dall’uomo.
«Sono un po’ miope e da lontano non vedo bene - racconta. - Infatti, quando a una ventina di metri ho visto l’uomo, pensavo impugnasse un ombrello. Quando mi sono avvicinata, mi sono invece accorta che quella che brandiva era una roncola».
«L’uomo si muoveva a scatti. Faceva qualche passo veloce, poi qualche altro di corsa, come se inseguisse qualcuno, anche se non c’era nessuno». In mano, alta sopra la testa, «teneva la roncola, come per colpire».
«Appena mi sono resa conto di quello che aveva in mano, mi sono spostata sulla strada e ho chiamato le forze dell’ordine. Come me aveva fatto anche un’altra persona uscita per una corsa». Una decina di minuti più tardi, sono passate un paio di pattuglie che, probabilmente, più avanti potrebbero avere intercettato l’uomo con la roncola.
«Quell’uomo - racconta la calolziese - non ha avuto un atteggiamento aggressivo nei miei confronti, ma mi ha spaventata. Ho chiamato i carabinieri perché mi sono immaginata che cosa sarebbe potuto accadere se fosse incappato in una mamma con un passeggino o qualcuno a spasso con il cane».
L’episodio ricorda da vicino quello che è recentemente avvenuto a Robbiate a settembre. Il 21 del mese scorso, attorno alle 22, nella zona della gelateria Spini era sceso in strada un trentenne della Costa d’Avorio che brandiva un’accetta, minacciando i passanti. La serata di terrore si era conclusa due ore più tardi con l’intervento dei carabinieri che lo avevano consegnato ai sanitari e il trasporto in ospedale.
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