Calolziocorte, la palazzina ex Asl non sarà venduta ma valorizzata

Calolziocorte

L’ex palazzina Asl di piazza Kennedy, vuota e abbandonata da almeno una quindicina di anni, non sarà venduta ma valorizzata. La maggioranza del sindaco Marco Ghezzi ha infatti aggiornato in tal modo l’elenco dei beni alienabili. La palazzina, che fino all’anno scorso risultava tra quelle destinate alla vendita, da quest’anno passa invece tra quelle da valorizzare.

«Tra una decina di giorni - anticipa il sindaco - approveremo il bilancio. Subito dopo pubblicheremo una manifestazione di interesse per trovare soggetti interessati a questa struttura. La nostra idea è quella di fare in modo che lì dentro vengano promosse attività di carattere sanitario».

«In pratica - continua Ghezzi - la mettiamo a disposizione di soggetti che vorranno realizzarvi studi medici o attività sanitarie di vario genere».

Per i dettagli bisognerà aspettare ancora qualche settimana ma la strada imboccata dall’amministrazione calolziese è chiara e va nella direzione di mantenere la destinazione sanitaria per l’edificio che un tempo ospitava l’Asl, prima del suo trasferimento.

Ghezzi non si sbilancia sulle modalità di assegnazione dell’immobile facendo capire che all’interno se ne sta evidentemente ancora discutendo. «Potremmo concedere la struttura in comodato d’uso gratuito a fronte dell’esecuzione di lavori che potrebbero essere fatti per renderla idonea alle nuove funzioni». È tuttavia chiaro che prima di arrivare a tale passaggio, servirà ancora tempo. Dopo la manifestazione di interesse, che potrebbe anche essere piuttosto generica, il Comune dovrà infatti procedere con una gara. Ed è in quel momento che si saprà con precisione quali saranno i paletti posti dall’amministrazione per l’assegnazione dell’immobile.

Non è la prima volta che si torna a parlare del riutilizzo della struttura, che ha a disposizione anche un comodissimo parcheggio.

Due anni fa, subito dopo la rielezione di Ghezzi a sindaco, era stato ipotizzato il trasferimento dell’ambulatorio medico. Tra i professionisti della salute e l’assessore ai lavori pubblici Dario Gandolfi c’erano anche stati contatti. Tuttavia, la trattativa si era però arenata nel momento in cui era apparso chiaro che i costi di sistemazione dell’immobile erano piuttosto onerosi. Allora si era parlato di circa 500-600 mila euro. A distanza di anni, è difficile che tale cifra sia diminuita. È invece probabile che sia salita. Tutto comunque dipenderà anche dalla quantità di spazi che saranno richieste.

Tra le ipotesi in circolazione c’è quella dell’apertura di un centro polispecialistico sulla falsariga di quelli che nei centri più grandi stanno aprendo a un ritmo crescente, offrendo ai pazienti la possibilità di effettuare numerosi esami.

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