Calolziocorte: chiuso il bar Al Kaferino, era stato appena riaperto

Appena riaperto, il bar “Al Kaferino” di Corso Dante, a Calolziocorte, è stato fatto di nuovo chiudere. Ordine del Questore ai sensi dell’articolo 100 del R.D, a causa di frequentazioni pericolose o di persone con precedenti penali, che si ritroverebbero nel locale.

Nuovi problemi, per l’attività gestita da Edison Dibroni. Solo un mese fa, l’imprenditore si era visto sospendere la licenza e chiudere il locale dopo un controllo approfondito effettuato nella sera del 24 settembre, dai Carabinieri della stazione di Calolzio, insieme a unità cinofile, ai Nas e ai militari dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro. Durante quegli accertamenti non erano state trovate sostanze stupefacenti nemmeno tra gli avventori, ma erano emerse gravi irregolarità amministrative e nella documentazione sanitaria, come mancanze nella certificazione Haccp e mancata regolarizzazione di una dipendente. Oltre alla chiusura, in quell’occasione era stata elevata una sanzione pesante per migliaia di euro.

In queste settimane, il titolare ha lavorato per ottemperare alle prescrizioni e agli obblighi, riuscendo a riaprire il locale che si trova sull’arteria che attraversa la città, questo lunedì. Ma a distanza di pochi giorni, giovedì mattina, un nuovo ordine di chiusura. Dopo l’intervento dei Carabinieri, questa volta sono stati agenti dell’ufficio licenze della Divisione Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione della Questura di Lecco a far riabbassare la serranda del bar “Al Kaferino”. Probabile che i due interventi delle Forze dell’ordine siano collegati.

Nel documento firmato dal questore Stefania Marrazzo si legge: «Locale sottoposto a chiusura temporanea per sospensione della licenza di somministrazione per tre giorni ai sensi dell’articolo 100 del Regio decreto, 18/01/1931 n77».

Articolo che recita “il questore può sospendere la licenza di un esercizio ( anche di vicinato) nel quale siano avvenuti tumulti o gravi disordini, o che sia abituale ritrovo di persone pregiudicate o pericolose o che, comunque, costituisca un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica e il buon costume o per la sicurezza dei cittadini. Qualora si ripetano i fatti che hanno determinata la sospensione, la licenza può essere revocata”.

Di fronte alla nuova chiusura del “Al Kaferino”, abbiamo contattato il titolare Edison Dibroni che ha così commentato: «Mi sento una vittima, io sto solo cercando di vivere in pace e di lavorare».

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