Calolziocorte: bar e hotel del monastero del Lavello hanno un nuovo gestore

Bar e hotel del monastero di Santa Maria del Lavello hanno un nuovo gestore. Il bando di gara indetto dalla Provincia di Lecco per conto della Fondazione del Lavello ha infatti visto la partecipazione di un operatore che ha presentato un’offerta al rialzo rispetto alla base. Essendo l’unico, la Provincia di Lecco ha provveduto ad aggiudicare la gara.

Ancora non è stato reso noto il nome del vincitore. Sono infatti tutt’ora in corso tutte le verifiche tecnico-burocratiche che richiederanno alcune settimane. Per la metà del prossimo mese di gennaio, tuttavia, la procedura sarà completata e al termine ci sarà la consegna delle chiavi.

«Durante il periodo in cui il bando era aperto - riferisce Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco, che è socia della Fondazione insieme al Comune e Regione Lombardia - ci sono stati diversi operatori che hanno effettuato il sopralluogo e che hanno chiesto informazioni. Alla fine, uno solo di essi ha presentato l’offerta. Ancora non possiamo dire di chi si tratta. Possiamo tuttavia precisare che la sua offerta è stata superiore alla base di gara e che è della zona e opera già nel settore. Di conseguenza, tutti noi abbiamo una buona aspettativa rispetto a quello che la nuova gestione potrà fare».

Quella passata, come si ricorderà, si era conclusa in modo piuttosto brusco. A fronte del mancato versamento di affitti per una cifra attorno agli 80 mila euro, la Fondazione si era rivolta a un tribunale in primavera, ottenendo poi il decreto di sfratto esecutivo entro la fine di ottobre. Da allora, quindi, bar e hotel sono chiusi. Ad oggi, non si sa se e quanto del dovuto sia stato versato.

Consapevoli da tempo che il rapporto con il vecchio gestore sarebbe terminato in quel modo, in Fondazione hanno lavorato con il preciso obiettivo di uscire immediatamente con un nuovo bando. Già a metà novembre, è così stata indetta la gara, che si è chiusa il 12 dicembre. Ora, il prossimo passaggio, ovvero quello dell’aggiudicazione ufficiale.

«Nella costruzione del bando - continua Hofmann - abbiamo cercato di seguire le indicazioni della Fondazione, in modo da evitare che potesse ripetersi quello che è accaduto nel recente passato. Pensiamo di esserci riusciti visto che abbiamo inserito alcune richieste specifiche».

Se l’aggiudicazione sarà affare di poco meno di un mese, starà invece all’operatore decidere i tempi del subentro e, quindi, di riapertura di bar e hotel. Una volta consegnate le chiavi e firmato il contratto, scatterà l’affitto ma la decisione di come e quanto ripartire con le attività di bar e accoglienza sarà una scelta del gestore fatta anche in base come intende lavorare sulla piazza di Calolziocorte.

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