Cronaca / Circondario
Mercoledì 28 Giugno 2017
Calolzio, via il “dott” sulla porta
Dipendenti in guerra
La scelta del Comune Niente titoli se non legati al ruolo
Architetti e ingegneri declassati e qualcuno ha già chiesto la mobilità
I dipendenti del Comune di Calolzio sono sul piede di guerra, tanto che qualcuno ha già avviato le pratiche per ottenere la mobilità, con la richiesta del relativo nulla osta.
Direttiva del segretario
La decisione del segretario comunale di rimuovere il loro titolo di studio, quando non coincidente con il lavoro svolto in municipio, dalla targhetta affissa all’esterno degli uffici li ha colti alla sprovvista e fatti arrabbiare.
La vicenda ha preso il via dalla segnalazione giunta alla segreteria del Comune riguardo un errore nella qualifica di una dipendente, che in una di queste piccole bacheche è indicata come dottoressa invece che come ragioniera (come invece riportato correttamente in altre). Un errore materiale, dunque, che però ha indotto la funzionaria a effettuare una revisione del titolo di ciascun membro dell’organico comunale.
La decisione assunta alla fine è stata singolare: anche se si possiede una laurea che dà diritto, ufficialmente e in qualsiasi contesto, ad essere indicati come architetto, ingegnere, dottore, avvocato o quant’altro, fuori dall’ufficio in piazza Veneto si può essere definiti solo in base all’incarico svolto.
Ne consegue che se si è ingegneri ma si è assunti per svolgere un lavoro da geometra, si compare come geometri (se il diploma è coerente, ovviamente). E se si è architetti ma si hanno mansioni inferiori, vale lo stesso. Nel caso in cui si disponga di un diploma di liceo, però, il titolo che anticipa il nome è semplicemente “sig.”.
Già ieri mattina si è provveduto a far sostituire tutte le stampe, apponendo quelle con le nuove definizioni. E il malcontento è esploso, in chi dopo anni di lavoro – e dopo aver svolto anche, in determinate circostanze, compiti attinenti alla propria laurea anche se assunti con una qualifica inferiore – si sente bistrattato e inutilmente umiliato.
Così, sono già partite le prime richieste per ottenere il nulla osta finalizzato all’ottenimento della mobilità: diverse delle persone che hanno subito questo trattamento hanno infatti deciso di cambiare lavoro.
A giustificare l’azione del segretario è il sindaco Cesare Valsecchi.
«Così non si creano dubbi»
«Dopo aver rilevato alcune anomalie il segretario ha deciso che l’indicazione debba essere riferita alle mansioni svolte in Comune e per le quali si è stati assunti.
Questo – ha spiegato – per non ingenerare confusione negli utenti, che sapendo di trovarsi davanti un ingegnere magari si aspettano risposte che però a quella persona non competono. Se un dottore è assunto come fattorino e viene presentato col titolo di studio secondo il segretario crea false aspettative. Questo serve anche per tutelare i dipendenti».
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