Calolzio: vandalizzata l’ex scuola materna di Sala

Vandalismi all’ex scuola materna di Sala, chiusa da qualche anno. Da tempo, si è ormai trasformata in parco giochi per ragazzini che, a tarda sera, se non addirittura di notte, vi bivaccano e scorrazzano a proprio piacimento. L’ultima incursione risale ad appena qualche giorno fa. L’hanno segnalata i residenti, stanchi di dovere sopportare i rumori provenienti dall’edificio abbandonato.

Tra i più solerti ad intervenire, l’assessore Cristina Valsecchi, che ha effettuato un sopralluogo di persona. «I residenti - racconta - mi hanno chiamato perché hanno visto alcuni ragazzi e ragazze scavalcare e entrare nell’edificio abbandonato. Quando siamo arrivati per ispezionare la zona, abbiamo trovato a terra di tutto. Tra le altre cose, c’erano anche lenzuola e preservativi».

Per evitare che quanto si è verificato nei giorni scorsi possa accadere nuovamente, l’assessore ha chiesto in municipio di provvedere a bloccare meglio tutti gli ingressi e le finestre. È stato inoltre già disposto l’acquisto di una catena e di un grosso lucchetto per chiudere la porta di ingresso. Infine, con i residenti si è concordata una modalità di intervento in tempi velocissimi nel caso in cui i fatti dell’altra notte dovessero verificarsi nuovamente.

«A tutti loro - continua l’assessore - ho chiesto di continuare a vigilare e di mettersi in contatto con noi se dovessero notare qualcosa di strano. Da parte nostra, provvederemo immediatamente a informare le forze dell’ordine e farle intervenire a qualsiasi ora del giorno e della notte».

L’incursione ha suscitato anche le amare riflessioni del sindaco Marco Ghezzi. «Questi episodi - ha ricordato - si ripetono ormai da diversi anni. E più volte abbiamo provveduto a segnalarli alle forze dell’ordine. Si tratta sicuramente di fatti minori dal momento che sul nostro territorio accadono cose assai più gravi. Per quello che ci riguarda, non possiamo fare più di quello che già abbiamo fatto, installando telecamere ed emanando comunicati. È evidente che queste incursioni sono una questione di civiltà. Le responsabilità vanno ricercate nei genitori, che permettono a ragazzini di stare in giro fino alle 3 di notte, a nella scuola e negli insegnanti, che a questi giovani insegnano i diritti ma non i doveri». «È evidente - conclude il primo cittadino - che di fronte alla malerba che cresce anche le forze dell’ordine possono fare ben poco».

Un episodio analogo era avvenuto nell’agosto di tre anni fa. E anche allora il sopralluogo aveva permesso agli amministratori di scoprire che la struttura, a quel tempo chiusa già da due anni, si era trasformata in un covo di ragazzini disadattati. Tutto il materiale abbandonato rimasto all’interno dell’edificio è stato praticamente distrutto nel corso degli anni. Già allora si era deciso di sbarrare porte e finestre per impedire l’accesso ai non autorizzati. A distanza di anni, o quanto fatto non è stato sufficiente o serve intervenire nuovamente.

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