Cronaca / Circondario
Lunedì 07 Ottobre 2024
Calolzio: a rischio bar e hotel del Lavello
Dopo i mancati pagamenti, il tribunale aveva ordinato lo sfratto a fine ottobre. Il gestore ha proposto un piano di rientro, ma il consiglio di amministrazione non ha potuto far altro che constatare l’impossibilità di proseguire nel rapporto
Si annunciano tempi bui per il bar e l’hotel del Lavello. Oggi, infatti, il consiglio di amministrazione avrebbe ufficialmente stabilito che la proposta di rientro avanzata mesi fa dall’imprenditore Gianni Preziosa, che si era accaparrato la gestione delle strutture un paio di anni fa, non è ricevibile. Di fatto, una bocciatura preannunciata che avrà conseguenze immediate sull’attività di bar e hotel, che rischiano di rimanere bloccati a lungo.
Tutto prende il via dal mancato pagamento dei canoni di locazioni a suo tempo pattuiti nel momento in cui era stato fatto il bando che la società di Preziosa si era aggiudicato. Avendo dovuto far fronte a più spese di quelle calcolate in un primo momento per avviare il bar e, soprattutto, l’hotel, l’imprenditore era rimasto indietro con i pagamenti. In tutto, in primavera, si parlava di una cifra attorno ai 50 mila euro.
A seguito di ripetuti solleciti, non avendo ottenuto quanto richiesto, il consiglio di amministrazione, presieduto dal presidente Roberto Monteleone, si era visto costretto a procedere come previsto dalla legge. Così, si era rivolto a un giudice. E, qualche mese dopo, il tribunale aveva deciso per lo sfratto a fine ottobre.
Nel frattempo, Preziosa ha presentato un piano di rientro, in modo da pagare poco alla volta i debiti. A cui però, a suo dire, non ha mai ottenuto risposta. Oggi, la questione è stata affrontata dal consiglio di amministrazione. Che tuttavia, come riferisce la presidente Alessandra Hofmann, non ha potuto che prendere atto della cosa senza tuttavia potersi esprimere in merito.
«La Fondazione è un ente pubblico - precisa e sottolinea la presidente di Villa Locatelli, che fa parte del consiglio di amministrazione insieme al Comune di Calolziocorte e Regione Lombardia - e come tale deve agire. Di conseguenza, siamo chiamati a rispettare la trasparenza, le norme e i bandi di gara attraverso i quali a questo operatore sono stati affidati gli spazi di bar e hotel. Oggi, c’è un’ingiunzione di sfratto e non ci è possibile cambiare i presupposti di assegnazione».
Di fatto, quindi, sembra che il consiglio di amministrazione non abbia potuto far altro che constatare l’impossibilità di proseguire nel rapporto. L’imprenditore Gianni Preziosa si dice deluso. «Ho fatto una proposta ma penso che sia caduta nel vuoto. Purtroppo, lì dentro non c’è nessuno che decide nulla. Lo sfratto scade alla fine del mese. Vedremo che cosa succederà. Di sicuro non possono pensare che io me ne vada lasciando dentro tutto quello che ci ho messo».
Da parte sua, la presidente Hofmann assicura la volontà di tutti di «affrontare uno sforzo collettivo per mantenere il servizio al territorio». Parole da cui si può dedurre che quanto prima i soci si organizzeranno per uscire con una nuova gara e individuare un nuovo gestore.
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