Cronaca / Circondario
Venerdì 25 Giugno 2021
Calolzio, più costi per l’igiene, Tari più cara
«Ma limitiamo i danni con gli aiuti»
Spesa maggiore di ventimila euro che va ripartita su utenze domestiche e non
Il Comune ha previsto 98 mila euro di contributi per dare una mano alle attività e alle famiglie
Aumenta la Tari, ma il Comune interviene per abbattere i rincari e ridurne il peso sulle utenze domestiche e soprattutto su quelle non domestiche. Con particolare attenzione per le attività che durante i mesi più difficili dell’emergenza sanitaria hanno subito una riduzione del lavoro o che hanno dovuto chiudere.
In commissione bilancio
Lo ha spiegato in commissione bilancio, il sindaco Marco Ghezzi che ha anche elogiato il lavoro degli uffici comunali per ottenere questo risultato.
Daniela Valsecchi, responsabile del settore servizi economico-finanziari per il comune di Calolzio ha delineato la situazione per l’anno in corso: «La Tari deve coprire il costo totale della spesa per l’igiene urbana e quest’anno passa da un milione 422 mila euro a un milione 444 mila euro, si ha dunque un incremento del 1,6%. Circa 20 mila euro in più che verranno spalmati in maniera differente sulle utenze domestiche e non domestiche».
I costi normalmente vengono ripartiti circa al 50% anche se si tratta d quasi 6 mila utenze domestiche contro meno di 800 utenze non domestiche. Quest’anno la proporzione è stati rivista. «Si è deciso di ripartirla in 53,10 % (760 mila euro circa) sulle utenze domestiche e 46,90 % (670 mila euro circa) per quelle non domestiche».
Come detto, l’amministrazione ha deciso di attivarsi per aiutare le attività presenti sul territorio, ma anche le famiglie.
«Anche quest’anno abbiamo deciso di stanziare 98 mila dei fondi Covid (nel 2020 erano stati 147 mila euro) per abbattere al 100% la parte variabile della Tari per le attività che hanno dovuto chiudere per diversi mesi in ottemperanza alle disposizioni per il contenimento della pandemia, e al 50% per quelle che hanno subito una riduzione del fatturato per lo stesso motivo» Con questi fondi la percentuale a carico delle utenze non domestiche scende dal 46,90% al 42%. E questo aiuto sarà già in bolletta.
Gli altri beneficiari
Ma gli aiuti non finiscono qui: sono stati stanziati 15 mila euro di fondi comunali per sostenere i titolari di mense, ristoranti, bar e ortofrutta, 30 mila euro per attività chi effettua riciclo e recupero dei rifiuti, viene riproposto un fondo di 5 mila euro per le attività, ma anche i cittadini che effettuano compostaggio aerobico e 5 mila 430 euro per le famiglie in situazione di disagio economico. Altri mille euro per le nuove attività che aprono in frazioni o zone montane o collinari. Per tutti questi ultimi fondi l’assegnazione avverrà dopo la presentazione dell’istanza di richiesta.
Il primo cittadino ha così commentato: «Non ci saranno aumenti significativi, qualcuno avrà piccoli aumenti, qualcun altro pagherà un po’ meno. Grazie al lungo lavoro degli uffici siamo riusciti a limitare i danni».
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