Cronaca / Circondario
Giovedì 25 Febbraio 2021
Calolzio, nuova interdittiva antimafia
chiusa attività di onoranze funebri
La Prefettura ha emesso il provvedimento a un anno dal precedente
Chiusa l’attività “Europa Cofani Funebri” di Nuccio Arcuri che ha legami familiari con il capoclan
Per la seconda volta in poco più di un anno la Prefettura blocca un’attività commerciale, nel settore delle onoranze funebri, riconducibile alla cosca ’ndranghetista Vrenna-Corigliano-Bonaventura, originaria della provincia di Crotone.
Il passo indietro
Nel dicembre del 2019, era già stato emesso un primo provvedimento antimafia, con conseguente cancellazione dal registro della Camera di Commercio di Lecco, a carico dell’agenzia funebre Nuccio Vrenna di Gianluca Balestrieri, aperta pochi mesi prima in via Redaelli a Olginate. Questa volta l’interdittiva colpisce l’impresa individuale Europa Cofani Funebri di Nuccio Arcuri, con sede a Calolziocorte, operante nel settore del commercio all’ingrosso di bare e articoli funerari. Nomi, questi, che secondo la Prefettura sono riconducibili alla cosca crotonese, una ’ndrina collegata con le più potenti famiglie di quella zona della Calabria, come i Megna, gli Iona e i Grande Aracri.
Gianluca Balestrieri è infatti sposato con Francesca Vrenna, figlia di quel Nuccio Vrenna (a cui era stata intestata l’agenzia di pompe funebri) che era considerato dagli inquirenti potente capoclan di Crotone, morto nel 2007 a 52 anni. Nuccio Arcuri, classe 1996, ne è nipote, essendo figlio di Francesca Vrenna, ma non di Gianluca Balestrieri, con cui però conviveva a fine 2019.
Legami di parentela e continuità che hanno portato la Prefettura a considerare l’impresa Europa Cofani Funebri, registrata due soli mesi dopo l’interdittiva antimafia a carico dell’agenzia funebre Vrenna, un’attività di fatto svolta in continuità, come emerso dall’analisi della struttura aziendale e dalla concreta gestione societaria. Dopo la prima interdittiva del dicembre del 2019, Prefettura ha continuato a monitorare gli sviluppi societari delle imprese riconducibili agli eredi di Vrenna arrivando a tracciare il collegamento con la cosca ‘ndranghetista crotonese.
Un risultato ottenuto attraverso le indagini svolte dal Gruppo interforze antimafia, coordinato dalla Prefettura e composto da Questura, Carabinieri, Guardia di Finanza e Direzione investigativa antimafia di Milano.
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