Cronaca / Circondario
Sabato 16 Ottobre 2021
Calolzio, L’ex scuola non si tocca
Il Ministero la vincola ma è battaglia
La struttura designata a palestra pubblica non può essere abbattuta per il “carattere artistico” Il sindaco pronto a convocare un “tour” nell’immobile
Il Ministero dice no, ma il Comune promette battaglia. È una dura battuta di arresto rispetto al progetto di una nuova struttura sportiva a Sala, quella che arriva dal decreto del Ministero della Cultura validato nei giorni scorsi: per l’ex scuola elementare di via santi Cosma e Damiano, infatti, «è riconosciuto l’importante carattere artistico», e ancora “uno degli esempi di pregio dell’architettura italiana dei primi decenni del XXI secolo e uno dei lavori principali di un importante gruppo di progettisti del panorama italiano del secondo Dopoguerra», per concludere con «espressione di una più ampia ricerca che coinvolge la cultura architettonica nazionale e internazionale, per la sua originalità, elevata qualità, anche rivolta a un suo possibile uso innovativo a livello tipologico e dell’applicazione delle tecnologie costruttive».
Il punto fermo
Un punto fermo sull’artisticità architettonica dell’opera, ma anche un punto vero e proprio (forse un binario morto) sulla sua demolizione e sul progetto avanzato dal Comune di Calolzio dar vita finalmente a quella palestra pubblica che da anni trova posto solo nella tensostruttura vicina. Così, da un lato, esultano le parti che si erano scagliate contro la demolizione. È il caso di Cambia Calolzio, ma anche della petizione sottoscritta dagli architetti Mauro Bonfanti e Maria Grazia Furlani (poi seguita da altre 500 firme su piattaforma web) che chiedeva che «l’edificio, invece di essere demolito, possa essere oggetto di restauro e di adeguamento alla normativa vigente, con eventuale riconversione ad altri usi». Di tutt’altro avviso, l’attuale maggioranza. Il sindaco Marco Ghezzi si trincera dietro un laconico «Stiamo valutando la risposta migliore», ma annuncia una mossa pubblica già in settimana (a quanto pare, corredata da un tour mediatico in mezzo alle contraddizioni compositive e alle barriere architettoniche della struttura).
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