Cronaca / Circondario
Lunedì 24 Febbraio 2020
Calolzio. Dopo tre anni
il paese ha il suo campanile
È tornata anche la voce delle sue campane
Il campanile della chiesa arcipresbiterale è finalmente tornato a suonare, nel giorno della sua “restituzione” alla comunità.
Ieri mattina, l’arciprete don Giancarlo Scarpellini e il sindaco Marco Ghezzi hanno presieduto l’inaugurazione della rinnovata torre campanaria, sottoposta dalla primavera dello scorso anno a una accurata e approfondita opera di riqualificazione complessiva, che l’ha riportata all’antico splendore.
Un momento, come ha rimarcato il sacerdote, di gioia per la comunità, atteso per mesi e salutato da tanti cittadini alla presenza anche della banda Gaetano Donizetti.
I calolziesi hanno dovuto rinunciare a lungo anche alla stessa vista abituale, considerata l’impalcatura che naturalmente ha accompagnato l’operazione condotta non senza imprevisti. Sono serviti infatti tre anni, dal primo incarico tecnico ufficiale alla conclusione dell’intervento, per riuscire a completare la ristrutturazione.
In mezzo, nove mesi di attesa (con le pratiche perse due volte in Soprintendenza) per ottenere l’autorizzazione dei Beni architettonici, interferenze del meteo (pioggia e freddo) e un ritardo legato alla necessità di rinforzare la cupola, il cui stato di degrado si è rivelato particolarmente alto.
Con la riconsegna di ieri, però, tutte queste difficoltà sono state spazzate via dall’allegro suono delle campane, che sono tornate finalmente a scandire le giornate della città, in attesa che possano riprendere a girare anche le lancette dell’orologio.
La ristrutturazione è costata circa 260mila euro alle casse della parrocchia di San Martino Vescovo. Dell’importo complessivo si è già riusciti a coprire 180mila euro con offerte e donazioni dei fedeli, oltre che con diverse iniziative.
Subito dopo l’antico campanile (risale al 1200), l’arciprete e il primo cittadino hanno inaugurato anche la palestra, che nei mesi scorsi è stata sottoposta a un intervento di riqualificazione in particolare agli spogliatoi e al terreno di gioco.
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