Calolzio: anche una Porsche fra le vetture abbandonate

Calolziocorte

Un furgone frigo, qualche berlina, diverse utilitarie e l’ultima, una Porsche. Tutti veicoli abbandonati, fatti rimuovere dal territorio calolziese dalla Polizia locale in quanto diventati discariche a cielo aperto, o rifugio per sbandati. Continua l’azione disposta dall’amministrazione comunale di Calolzio e dall’assessorato alla sicurezza guidato da Luca Caremi e attuata dal comando di Polizia locale guidato dal comandante Andrea Gavazzi, per contrastare il fenomeno dell’abbandono di veicoli su suolo pubblico, in particolare parcheggi e strade. Un’azione complessa e anche onerosa, ma che diventa per il comune e le forze dell’ordine, attività di prevenzione al degrado e alla microcriminalità. Solo quest’anno, sono stati già otto i rottami rimossi dalla città. Nel 2024 erano stati due. Dal centro città alla periferia, fino alle frazioni, si susseguono continuamente segnalazioni di questi veicoli lasciati nei parcheggi o lungo le strade per mesi, se non addirittura anni.

Nei giorni scorsi, ad esempio, è stata rimossa l’ormai nota “Ford Mondeo” blu che da diversi mesi era stata lasciata nel parcheggio sotto la ciminiera dell’ex Sali di Bario ed era circondata da quantità esagerate di rifiuti di ogni tipo, anche escrementi umani. L’abitacolo malconcio e sporco, veniva usato continuamente come rifugio. La stessa cosa era successa l’anno scorso, a breve distanza, nel parcheggio coperto vicino al discount. E in altri punti della città. Infatti, altri veicoli in stato di abbandono sono stati rimossi da via Dei Sassi, in via Stoppani, in via Borghetto, in via Calvi, mentre in via Latini ne sono state portate via ben due. Settimana scorsa a Rossino è stata rimossa una Porsche. In questi primi mesi del 2025 i veicoli rimossi sono, come detto, già otto. Portati via con il carroattrezzi dopo che sono stati effettuati dalla Polizia locale tutti gli accertamenti per risalire e contattare i proprietari. Una procedura lunga, che richiede tempi e tempi d’attesa previsti per consentire al legittimo proprietario di reclamare il veicolo e farsi carico di tutti i costi. Ma capita spesso che i veicoli siano frutto di un furto o che il proprietario sia deceduto, e a quel punto tutto si fa più complicato. Non solo. I costi per le casse comunali lievitano: oltre al carroattrezzi occorre pagare ogni giorno di custodia e poi la rottamazione. E come detto se non c’è un proprietario su cui rivalersi, tutto cade sulla comunità.

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