Cronaca / Circondario
Mercoledì 07 Febbraio 2018
Calolzio, amianto nelle Trafilerie Brambilla
Sei mesi dopo l’ordinanza nulla di fatto
Residenti allarmati per l’immobilismo sul fronte della rimozione delle coperture Cambia Calolzio: «Indicazione poco incisiva, temiamo danni anche per i bambini della materna»
Il pericolo legato alle condizioni della copertura in eternit delle ex Trafilerie Brambilla è stato certificato in estate dalla perizia tecnica dell’Ats, ma a sei mesi di distanza dall’ordinanza del sindaco, che imponeva un intervento urgente di messa in sicurezza, ancora nulla si è mosso sul sito. E i cittadini attendono preoccupati che la sostanza tossica che ne minaccia la salute venga definitivamente rimossa.
E’ una situazione che gli abitanti e i frequentatori della zona vivono con disagio e una certa apprensione, senza dubbio giustificata dalle gravi patologie potenzialmente causate dall’esposizione alle fibre di cemento-amianto (tra quelle più gravi, il mesotelioma che non lascia scampo).
Dopo reiterate segnalazioni, in particolare da parte della Casa delle sinistre, l’amministrazione comunale è riuscita a ottenere dalla proprietà (afferente all’istituto Mediocredito Italiano Spa, anche se di mezzo c’è anche la curatela fallimentare affidata a Luigi Bolis) l’apertura dei cancelli per l’effettuazione del sopralluogo con verifiche del caso.
Quello che ne è emerso, grazie alla relazione stilata dagli esperti dell’Ats, è quanto si temeva: la sicurezza non è garantita al momento per il grado di usura e i danneggiamenti rilevati sui tetti in eternit.
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