Calolozio, dal tartufo nero all’ebike
La Ita Spa si prepara alla svolta “green”
Presentato il progetto di responsabilità sociale e ambientale dell’azienda
Un “regalo” di 25 mila metri quadrati alla cittadinanza tra terreni e edifici per varie attività
La Ita spa di Calolzio “abbraccia” il green deal europeo: con il progetto “We draw a green future”, l’azienda del gruppo Steelgroup ha deciso di investire in ambiente e responsabilità sociale, donando al territorio intero diversi immobili perché, dopo gli interventi di riqualificazione, possano ospitare attività di vario genere.
Il programma
A presentare il programma, che ha già ricevuto il beneplacito degli enti interessati (i Comuni di Brivio e Calolzio, il Parco Adda Nord e la Comunità Montana, ma sono stati coinvolti anche i sindacati e la Camera di Commercio) è stato ieri l’amministratore delegato della società di via Lagovecchio, Andrea Beri, affiancato dal fondatore e presidente della Ita (nonché suo padre) Giovanni Battista Beri e dal direttore di Api Lecco Sondrio (di cui l’azienda è una storica associata), Marco Piazza. Presente anche Roberto Tavola, presidente della delegazione provinciale di Enci (Ente nazionale cinofilo italiano), che avrà un ruolo importante nella gestione di uno degli appezzamenti donati.
Nel complesso si tratta di un “regalo” di 25mila metri quadrati, tra terreni e un edificio che – superate le fasi progettuali e le inevitabili problematiche tecniche – verranno rivisitati perché possano essere dedicate alla popolazione.
«E’ un’idea che ci è venuta subito dopo il primo lockdown – ha illustrato Beri -, quando la gente ha preso a frequentare assiduamente anche questa zona. Essendo noi proprietari di queste aree, abbiamo deciso di valorizzarle, mettendole gratuitamente a disposizione dei cittadini che vi vorranno trascorrere del tempo. Sarà in investimento finalizzato a realizzare quell’integrazione tra ambiente, società e industria che anche sul nostro territorio deve fare un salto di qualità. L’attenzione sul tema, comunque, è alta, considerato il fatto che già diverse aziende ci hanno contattato per informarsi sul progetto. Vorrei anche che i nostri dipendenti fossero orgogliosi di quello che insieme a loro stiamo facendo. Questo percorso ci permetterà di essere più attrattivi nei confronti delle risorse tecniche che si trovano con difficoltà».
Le peculiarità
Le peculiarità del progetto – nel quale Ita sarà affiancata dall’apparato di Api Lecco Sondrio, ieri presente per garantire il proprio sostegno nell’affrontare i prossimi passaggi di questo percorso – sono diverse, dalla possibilità di coltivare tartufi neri nella fascia che si affaccia sul fiume all’ipotesi di creare un asilo nido aziendale per le famiglie dei dipendenti, con una stazione di ricarica per e-bike.
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